Scossone politico in Sardegna. L’assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta si è dimesso dopo appena venti mesi di mandato, aprendo un nuovo fronte critico all’interno della maggioranza guidata dalla presidente Alessandra Todde.
Le dimissioni avvengono dopo la rottura con i Progressisti, che avrebbero spinto con decisione per un passo indietro dell’assessore. Una scelta che ha immediatamente innescato reazioni politiche opposte.
FdI all’attacco: «Ennesimo fallimento della Giunta Todde»
Durissimo il commento di Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, che parla di un segnale inequivocabile della fragilità della giunta.
Fonte consigliata: Italianews
«È durata appena venti mesi l’avventura da assessore di Gianfranco Satta – afferma –. L’ennesima dimostrazione del fallimento della Giunta Todde, che perde il primo, ma certamente non ultimo, pezzo».

Truzzu critica un’amministrazione definita «inadeguata» e «ostaggio delle beghe partitiche per la spartizione delle poltrone», prevedendo nuove turbolenze in vista delle nomine nelle aziende sanitarie e di altri futuri avvicendamenti.
Non manca però un accenno umano all’ex assessore: «A Gianfranco Satta un’umana comprensione e solidarietà».
M5S: «Spiace la scelta, Satta è un amico e una risorsa per i sardi»
Di tono decisamente diverso la reazione nella maggioranza. Il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, il senatore Ettore Licheri, esprime rammarico e gratitudine.
«Spiacciono le dimissioni dell’Assessore e amico Gianfranco Satta, ai quali vanno i miei ringraziamenti e della comunità 5 Stelle per quanto fatto finora».
Licheri elogia le capacità politiche dell’ex assessore, sottolineando che il suo ruolo dovrà restare «al servizio dei sardi». Il M5S, afferma, intende proseguire il lavoro al suo fianco all’interno del Consiglio regionale e nei territori.
Le dimissioni dell’assessore Satta rappresentano il primo vero cambio all’interno della Giunta Todde, ma le opposizioni prevedono che non sarà l’ultimo. Le prossime settimane, tra nomine e rimpasti, potrebbero essere decisive per gli equilibri della coalizione.
Il caso Satta, intanto, diventa il nuovo terreno di scontro politico in Sardegna.



















