Inizialmente Riccardo era in compagnia dei fratelli, ma quando questi si sono allontanati, il fratellino più piccolo, di 5 anni, è rimasto nei paraggi ed è stato l’unico testimone della tragedia. Ha assistito al momento in cui il tunnel è crollato sul fratello maggiore e ha tentato subito di allertare la madre con grida disperate: “Riccardo è sotto la sabbia”.
Un allarme sottovalutato: 40 minuti di attesa fatale
Nel caos e nella confusione delle prime ricerche, le parole del piccolo non sono state subito prese sul serio. La madre di Riccardo, non vedendolo tornare, si è inizialmente rivolta al personale del campeggio e solo dopo sono partite le ricerche. Ci sono voluti circa 40 minuti prima che i soccorritori comprendessero che il ragazzo era realmente sepolto sotto la sabbia.
Quando finalmente il bambino ha indicato con precisione il punto in cui scavare, è scattata una corsa contro il tempo. Diverse persone hanno iniziato a rimuovere la sabbia a mani nude per cercare di estrarre il corpo del giovane, ma era ormai troppo tardi: Riccardo era già privo di vita.