Secondo Prodi, la premier italiana “tiene il piede in due staffe”, ma “non si può continuare così”. E critica anche la sua comunicazione: “Parla meno con i giornalisti di quanto faccia Putin”.
La Nato, la difesa comune e i limiti dell’UE
L’ex presidente della Commissione ha sottolineato come l’attuale politica estera e di difesa europea sia frammentata: “27 stati maggiori, 12 tipi diversi di carri armati, zero strategia comune. Non ha senso che comandi la Francia e paghi la Germania.”
“Ormai – ha aggiunto – la politica estera dell’UE è in mano ai paesi baltici. In Cina mi chiedono se abbiamo una nostra politica o se obbediamo a Trump. Non so più cosa rispondere”.
Russia, Ucraina e Gaza: l’Europa silente
Prodi ha ricordato anche il suo rapporto con Vladimir Putin: “Mi disse: non venderò mai un metro cubo di gas alla Cina”. Un’epoca che sembra ormai lontana. Secondo l’ex premier, l’Europa ha spinto la Russia tra le braccia di Pechino.
Sulla guerra in Ucraina, prevede una possibile tregua, ma “ci rimetterà Kiev, mentre Trump e Putin dialogano da mesi”. E su Gaza è netto: “Siamo di fronte a uno sterminio. L’Europa è imperdonabile e immobile”.
Critiche alla sinistra e al sistema italiano
L’attacco non ha risparmiato il centrosinistra italiano, colpevole – secondo Prodi – di aver “smesso di parlare alla gente”. “Si occupa solo degli ultimi, dimenticando i penultimi. La sinistra ha perso il contatto con la realtà.”
Ha poi criticato anche l’attuale sistema parlamentare: “Ormai si governa solo con decreti d’urgenza. Le Camere discutono il nulla”.
Intelligenza artificiale e futuro politico
Parlando di AI, Prodi ha lanciato un appello: “Gli USA e la Cina corrono. Noi siamo fermi. Se non facciamo politica insieme, saremo sempre gli ultimi.”
Ha chiuso l’incontro con una metafora forte ma efficace: “L’Europa è il miglior pane politico mai sfornato, ma è mezzo crudo. Dobbiamo decidere: o lo cuociamo, o lo buttiamo via.”
Il suo messaggio finale è stato chiaro: senza un’unione vera, l’Europa sarà destinata a contare sempre meno. “Al massimo sopravviveremo”, ha concluso Prodi.