Terza guerra mondiale? Gli scenari possibili dopo l’attacco di Israele all’Iran secondo gli analisti italiani

Israele-Iran, 24 ore di guerra che scuotono il mondo

Il 13 giugno 2025 sarà ricordato come il giorno in cui il Medio Oriente ha rischiato di trascinare il mondo verso un conflitto globale. Con l’operazione militare israeliana “Rising Lion”, il governo Netanyahu ha lanciato un attacco coordinato contro il programma nucleare iraniano, uccidendo alti vertici militari e diversi scienziati. L’Iran ha risposto la notte stessa con una pioggia di missili balistici, innescando allarmi da Teheran a Tel Aviv.

Il raid israeliano: l’inizio dell’escalation

L’offensiva è cominciata prima dell’alba. Secondo fonti militari, Israele ha utilizzato droni stealth e missili da crociera partiti da sottomarini nel Golfo per colpire obiettivi strategici a Teheran, Natanz, Isfahan e Fordow. Tra le vittime confermate ci sono:

• Mohammad Bagheri, Capo di Stato Maggiore
• Hossein Salami, comandante dei Guardiani della Rivoluzione
• Ali Hajizadeh, capo del programma missilistico dei Pasdaran
• 6 scienziati nucleari tra cui Fereydoun Abbasi

Secondo il New York Times, sarebbe morto anche Ali Shamkhani, figura chiave dell’apparato politico iraniano. Netanyahu ha dichiarato: “E’ in gioco la nostra sopravvivenza. Il regime degli ayatollah non deve mai possedere un’arma atomica.”

La reazione di Teheran: pioggia di missili su Israele

Poche ore dopo, l’Iran ha dato il via all’operazione “Vera Promessa 3”, lanciando circa 100 missili balistici verso Israele. Le difese aeree israeliane, supportate da USA, Regno Unito e Italia, hanno intercettato la maggior parte dei razzi, ma alcune esplosioni hanno colpito l’area metropolitana di Tel Aviv. Almeno 32 feriti, di cui 4 gravi.

L’Ayatollah Khamenei ha definito l’azione israeliana “un crimine contro la Repubblica Islamica” e ha promesso vendetta. Il presidente Pezeskhian ha parlato al popolo iraniano da un bunker sotterraneo.

I rischi per l’Europa e l’Italia