Un chiaro segnale di responsabilità istituzionale, che contrasta con i toni durissimi degli altri esponenti della sinistra. Giuseppe Conte guida la carica contro la premier: “Meloni metterà la testa sotto la sabbia come fa da tre anni?”, scrive sui social, accusando l’esecutivo di procedere in ordine sparso.
Le accuse di Conte, Magi, Fratoianni e Boldrini: “L’Italia dica no a Trump”
(+Europa) alza il tiro: “Gli Usa hanno avviato una guerra senza consultare la Nato. Meloni deve venire in Parlamento e spiegare tutto”. Anche Fratoianni (Avs) si unisce al coro: “Serve subito un’iniziativa diplomatica, non possiamo restare in silenzio”.
Ma è Laura Boldrini a usare le parole più forti: “Meloni condanni fermamente la decisione del suo amico Trump. Questa è una corsa verso l’autodistruzione”. Una posizione che non tiene conto della complessità della situazione internazionale e che, secondo molti osservatori, rischia di isolare l’Italia proprio nei momenti più delicati.
Meloni al lavoro con Tajani e Crosetto: “Serve lucidità, non isteria”
Nel frattempo, il governo è al lavoro. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani parla di de-escalation come obiettivo primario, mentre il Ministro della Difesa Guido Crosetto avverte: “Si apre una crisi molto più grande”. Due toni diversi, ma che convergono nella consapevolezza di dover proteggere gli interessi italiani senza alimentare allarmismi.
Il rischio di una sinistra divisa: Schlein cerca la credibilità
L’episodio segna un punto di svolta nei rapporti tra Pd e M5S. Mentre Conte cerca visibilità in piazza con i “pacifinti”, Schlein prova a indossare i panni della leader responsabile. Il suo smarcarsi dagli “avvoltoi” del centrosinistra – così li definisce chi le è vicino – potrebbe rappresentare un segnale agli elettori moderati, ma rischia di creare una nuova faglia all’interno dell’opposizione.
Intanto, l’Italia resta in attesa. Con una guerra che bussa alle porte dell’Europa e una politica interna che rischia di inciampare proprio sul terreno più scivoloso: la sicurezza nazionale.