Roberto Vannacci
, eurodeputato e vicesegretario della Lega, torna a far discutere per le sue dichiarazioni durante un incontro al Caffè della Versiliana. Questa volta, il generale ha espresso parole di apprezzamento per Papa Leone XIV, recentemente eletto, lodandone le prime uscite pubbliche e definendolo un baluardo dei valori tradizionali.
«Mi sono piaciute moltissimo alcune prime battute di questo Papa», ha affermato Vannacci. «Pochi giorni dopo la sua elezione ha definito la famiglia come un uomo, una donna, e una prole. Quando l’ho detto io mi sono preso dell’omofobo e del troglodita».
“Mi auguro un papato illuminato”
Il generale, già autore del controverso libro Il mondo al contrario, ha proseguito: «Mi auguro che il suo papato sia illuminato come lo sono stati, secondo me, i primi giorni». Per Vannacci, il nuovo pontefice rappresenta una speranza per un ritorno a una Chiesa più intransigente nella difesa della cultura cristiana.
“Difendere i valori cristiani, no alla sottomissione”
Vannacci ha poi sottolineato la necessità, a suo avviso, di recuperare un’identità religiosa forte: «Mi auguro che riporti soprattutto tanta voglia, tanto orgoglio di difendere i principi della cristianità», ha detto. «Negli ultimi anni sembrava quasi che la religione cattolica si dovesse piegare all’imposizione di altre culture e religioni. Sotto l’aspetto culturale non lo accetto e non lo accetterò mai».
Aborto ed eutanasia: la posizione di Vannacci
Il generale è tornato anche su alcuni temi etici sensibili, ribadendo la sua posizione sulla legge 194: «Non ho mai auspicato un cambiamento della legge sull’aborto». Più sfumata la sua posizione sull’eutanasia: «Credo che la vita sia un dono e che la libertà individuale sia un valore, ma legiferare in materia non è opportuno, dal mio punto di vista».
Parole che faranno discutere, ancora una volta, soprattutto per il tono diretto e lo stile provocatorio che contraddistinguono Vannacci e che continuano a spaccare l’opinione pubblica.