mercoledì, Settembre 17

Putin in uniforme militare assiste a Zapad 2025: 100.000 soldati in azione con Bielorussia, India e Iran

Putin in prima linea a Zapad 2025

Il presidente russo Vladimir Putin si è mostrato oggi in uniforme militare durante le imponenti esercitazioni congiunte Zapad 2025, condotte insieme alla Bielorussia presso il poligono di Mulino, a Nizhny Novgorod.

Secondo l’agenzia statale Tass, le manovre hanno coinvolto circa 100.000 soldati distribuiti su 41 campi di addestramento, rendendo l’evento uno dei più vasti della regione negli ultimi anni. Le immagini diffuse dal Cremlino mostrano Putin osservare operazioni di fanteria, artiglieria e forze combinate, sottolineando il messaggio politico e militare di Mosca.

Operazioni congiunte e obiettivi strategici

Le esercitazioni hanno simulato scenari complessi: combattimenti in aree urbane, coordinamento logistico su larga scala, impiego di artiglieria pesante e difese integrate. L’obiettivo dichiarato è testare la capacità di risposta rapida e l’interoperabilità tra Russia e Bielorussia, in un contesto internazionale segnato da tensioni con l’Occidente e dal conflitto in Ucraina.

La presenza dell’India

Tra i partecipanti spicca un contingente dell’India, composto da 65 militari: 57 dell’esercito, 7 dell’aviazione e 1 della Marina. Posizionati lungo il confine con la Polonia, hanno preso parte ad alcune delle manovre principali. Il ministero della Difesa indiano ha spiegato che la partecipazione mira a rafforzare i legami bilaterali con Mosca e a consolidare lo spirito di cooperazione militare.

I contingenti da Iran e Africa

Il Cremlino ha inoltre confermato la presenza di truppe provenienti da Iran e Bangladesh, oltre a “gruppi operativi” inviati da Burkina Faso, Congo e Mali. Una scelta che evidenzia il tentativo di Mosca di internazionalizzare Zapad 2025, mostrando un crescente sostegno da parte di Paesi non occidentali e di rafforzare la propria rete di alleanze militari.

L’allarme dell’Onu sul conflitto in Ucraina

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha colto l’occasione per lanciare un monito: «Non ci saranno progressi a breve nella crisi in Ucraina, le posizioni restano largamente incompatibili». Ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato e di una soluzione basata sul diritto internazionale, ma ha espresso scarso ottimismo sull’attuale scenario diplomatico.

Un programma destinato a durare giorni

Le esercitazioni proseguiranno nei prossimi giorni con simulazioni di combattimento avanzato, esercitazioni tattiche e prove logistiche. Il Cremlino ha dichiarato che lo scopo principale è «testare la prontezza delle forze congiunte» e dimostrare la capacità di Mosca di guidare eserciti alleati in scenari di crisi. Un messaggio chiaro rivolto tanto agli avversari quanto agli alleati internazionali.

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