giovedì, Giugno 26

Panatta: “A Parigi sarà ancora Sinner-Alcaraz, sono superiori a tutti”

Sinner, perché ha perso la finale? Parla Panatta

Dopo tre mesi di stop forzato e una corsa entusiasmante fino alla finale, Jannik Sinner si è arreso al Foro Italico a un Carlos Alcaraz in grande forma. Lo spagnolo ha vinto con il punteggio di 7-6(5), 6-1, lasciando l’amaro in bocca ai 10.500 del Centrale e a un Sinner apparso brillante fino alla semifinale ma spento nel momento più decisivo.

Un primo set da rimpianti

Il primo parziale è stato il vero crocevia dell’incontro. Sinner ha avuto due set point, ma non è riuscito a chiudere. Ha giocato un tie-break incerto, penalizzato da una risposta debole su una palla corta di Alcaraz che ha dato il set allo spagnolo. Secondo Adriano Panatta, la chiave è stata tutta lì: “Quando perdi un set del genere dopo aver avuto le occasioni, mentalmente ti svuoti. E Alcaraz ha approfittato di quel momento per prendere il largo”.

 

Il secondo set: blackout completo

Nel secondo set Sinner ha subito il break già nel secondo game e non è più riuscito a reagire. I colpi sono diventati meno profondi, le gambe meno reattive, e soprattutto la mente è sembrata altrove. Le palle corte, vero punto debole di Sinner durante tutto il torneo, sono diventate letali: Alcaraz le ha usate in modo chirurgico, forzando Jannik a correre in avanti e a sbagliare.

“Sulle palle corte deve lavorarci ancora tanto”, ha detto Corrado Barazzutti. “Alcaraz le ha usate con intelligenza, sfruttando il fatto che Jannik non ha una risposta pronta in quella zona del campo. Non è solo questione fisica, ma di lettura tattica e timing”.

Tre mesi fuori pesano, ma non giustificano tutto

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