Il raid in diretta sulla tv di Stato iraniana: diversi morti, fiamme nello studio e sfida in diretta
Un’esplosione improvvisa, un boato e poi il caos
: così si è interrotto il programma in onda sulla tv di Stato iraniana (Irib) nella mattinata del 16 giugno. Le immagini mostrano la conduttrice Sahar Emami girarsi di scatto, tossire e fuggire dalla sua postazione, mentre lo studio si riempie di fumo denso e polvere. Subito dopo, lo schermo diventa nero.
L’attacco, parte di un’operazione dell’Idf (Forze di Difesa Israeliane), è stato condotto nel cuore di Teheran, con l’obiettivo di colpire infrastrutture mediatiche e militari. La rete Irib ha confermato che ci sono stati “diversi morti tra giornalisti e tecnici”.
“Sapevano del raid, hanno voluto restare”: la reazione dello staff
Nonostante l’allerta, secondo una nota ufficiale della stessa emittente, lo staff aveva deciso di non abbandonare la sede. «Eravamo consapevoli di essere un bersaglio. Abbiamo scelto di restare al nostro posto», si legge nel comunicato. L’emittente ha aggiunto che continuerà a trasmettere anche senza uno studio, lodando il “martirio degli uomini e delle donne uccise”.