domenica, Novembre 24

Italia in lutto, addio a uno dei più grandi di sempre

Italia in lutto, addio a uno dei più grandi di sempre

L’Italia è avvolta da un velo di tristezza in seguito alla perdita di uno dei pilastri dell’industria nazionale.

La notizia ha gettato nello sconforto l’intera nazione, lasciando un vuoto insormontabile.

Scopriamo insieme chi era questa figura e cosa ha segnato il suo passaggio.

Un Addio al Signor delle Smeg

La terra italiana piange la scomparsa di un uomo che ha trasformato un’azienda familiare in un gigante dell’industria. Roberto Bertazzoni, colui che ha condotto la Smeg dall’umile inizio come Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla, fondata da suo padre Vittorio nel lontano 1948, sino a farla diventare una rinomata multinazionale nel settore degli elettrodomestici, ci ha lasciati all’età di 81 anni a Parma. I funerali avranno luogo oggi, 2 aprile 2024, nel Duomo di Guastalla (Reggio Emilia), la città natale di Bertazzoni. Nato il 10 dicembre 1942, lascia dietro di sé la moglie Maria Rita Gandolfi e il figlio Vittorio, che ora guida l’azienda. La Smeg conta circa 2.600 dipendenti e supera i 900 milioni di fatturato.

Un’Eminenza dell’Industria

Roberto Bertazzoni, insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro da Oscar Luigi Scalfaro nel 1993, si unì all’azienda di famiglia all’inizio degli anni ’70 dopo aver conseguito la laurea in economia e commercio. Divenne poi presidente e amministratore delegato, portando la Smeg a una crescita costante nel settore degli elettrodomestici. Espandendosi in settori come la ristorazione e l’elettromedicale, Bertazzoni mise un’enfasi particolare sull’innovazione e sulla qualità del prodotto. Egli inaugurò la produzione di forni e piani di cottura da incasso e commissionò nel 1977 a Franco Maria Ricci la creazione di un nuovo logo per il marchio. Nel 1979, sponsorizzò la Ferrari di Gilles Villeneuve.

L’Epoca d’Oro del Frigorifero Fab28

Nel 1985, nacque la divisione Smeg Instruments, focalizzata sul settore ospedaliero e medico. Iniziò inoltre una proficua collaborazione con l’architetto Guido Canali, seguita da altri luminari come Mario Bellini e, nel 1995, Renzo Piano. Nel 1997, il gruppo si distinse presentando un frigorifero ispirato agli anni ’50, con il colore come elemento distintivo. Da qui nacque il celebre frigorifero Fab 28. Fino al 2001, Smeg e Dolce&Gabbana collaborarono al progetto “Frigoriferi d’Arte”, producendo pezzi unici dipinti a mano da artisti siciliani.

L’Eredità di un Maestro dell’Imprenditoria

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