La polemica si infiamma: Ilaria Salis attacca Libero
, eurodeputata eletta tra le file dell’Alleanza Verdi e Sinistra, è tornata al centro delle polemiche dopo un duro attacco pubblico al quotidiano Libero. In un post dai toni accesi ha definito il giornale un “pseudo-giornale”, accusandolo di essere l’ennesimo megafono della propaganda ostile nei suoi confronti. Il casus belli? Un’intervista pubblicata da Libero il 19 giugno 2025, rilasciata dal celebre penalista Raffaele Della Valle.
Lo scontro con Della Valle: il paragone con Enzo Tortora
Il legale – noto per essere stato il difensore di Enzo Tortora – aveva criticato Salis per il tentativo di evitare la revoca dell’immunità parlamentare, facendo un confronto diretto con il comportamento tenuto dallo stesso Tortora negli anni ’80: “Tortora si dimise da europarlamentare per affrontare il processo. Questo è un atto di dignità che la Salis non ha mostrato”.
La replica, seppur indiretta, è stata durissima. Salis ha bollato l’intervento come “una provocazione da parte di chi strumentalizza il diritto per attaccare chi cerca giustizia”. Il confronto ha scatenato reazioni forti anche sui social, dove i suoi avvocati, Eugenio Losco e Mauro Straini, hanno denunciato il clima di “persecuzione mediatica e giudiziaria” contro la loro assistita.
Il caso giudiziario
La polemica rientra in un contesto più ampio: Ilaria Salis è in attesa che il Parlamento europeo si pronunci sulla revoca della sua immunità, passo necessario per permettere l’estradizione verso l’Ungheria, dove è accusata di aver partecipato ad atti violenti contro gruppi di estrema destra. I suoi legali – fanno notare i detrattori – non si concentrano tanto sulla sua innocenza, quanto sulla delegittimazione del sistema giudiziario ungherese.
Vediamo, nella prossima pagina la diatriba con il noto quotidiano.