Sinner e Światek dopo il caso doping: “Wimbledon ancora più speciale”
Il giorno dopo il trionfo a Wimbledon, Jannik Sinner ha scelto di affrontare con franchezza il tema che ha alimentato le polemiche nel mondo del tennis: la sua squalifica per doping avvenuta nei mesi precedenti al torneo. Una vicenda che, assieme a quella della collega polacca Iga Światek, ha infiammato la stampa inglese dopo che entrambi hanno conquistato il titolo nel torneo più prestigioso al mondo.
“Io e Iga ne abbiamo parlato. Era il nostro riscatto”
Intervistato durante la conferenza post-partita, Sinner ha risposto con determinazione a una domanda sul post provocatorio pubblicato da Nick Kyrgios, in cui l’australiano insinuava che la vittoria di Jannik potesse danneggiare l’immagine del tennis dopo la sospensione per Clostebol, una sostanza vietata rilevata in un controllo antidoping.
“Io e Iga ne abbiamo parlato ieri, e in un certo senso abbiamo festeggiato ancora di più”, ha dichiarato Sinner. “Abbiamo dimostrato che quello che è successo non ha cambiato chi siamo. Questo successo lo rende ancora più speciale”.
Una sospensione, poi il ritorno da numero 1
Il numero uno al mondo era stato sospeso per tre mesi dalla WADA (World Anti-Doping Agency) per un test positivo al Clostebol, ma aveva sempre sostenuto la tesi della contaminazione involontaria. Dopo aver scontato la pena, Sinner era tornato a competere, tenendo sempre saldi i vertici del ranking ATP.