A Fiumicino show tra canzoni e polemiche: gesti volgari e attacchi alla premier, il pubblico lo contesta. Il giorno dopo la retromarcia
Serata ad alta tensione a Fiumicino: tra un brano e l’altro, Adriano Pappalardo ha insultato pesantemente Giorgia Meloni, accompagnando le parole con gesti volgari in riferimento al rapporto con Donald Trump. La platea non ha gradito: dai settori sotto palco si sono alzati fischi e insulti di risposta, con lo show che per alcuni minuti è deragliato dalla musica alla polemica politica.
Mentre il brusio cresceva, il cantante ha rincarato: «Quelli si mangiano tutto e a noi non lasciano nulla! Ecco fischiatemi pure, tanto se vi piace subire a me non importa nulla. Purtroppo i politici hanno tutto e lasciano noi nello schifo. Se uno di noi si ammala non ci sono soldi. Loro si curano nelle migliori cliniche. Berlusconi è campato cento anni perché aveva i soldi. Se uno di noi si ammala deve morire in silenzio». Parole che hanno alimentato i fischi e spinto una parte del pubblico ad abbandonare l’area concerto.
Le scuse del giorno dopo
Il mattino seguente Pappalardo ha provato a spegnere l’incendio: