lunedì, Settembre 8

Flotilla nel caos: rinvio, polemiche e barca di avvocati al seguito

Polemiche prima della partenza

La Global Sumud Flotilla, pronta a salpare da Catania verso Gaza, è già al centro di tensioni interne. La partenza, inizialmente prevista per questo fine settimana, è stata rinviata ancora una volta. A scatenare le polemiche, il contrasto tra Maria Elena Delia, portavoce italiana del Global Movement to Gaza, e Claudio Locatelli, che si definisce “giornalista combattente”.

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Il “vascello stampa” di Locatelli

Locatelli, già attivo in Siria, ha deciso di mettere in mare un’imbarcazione indipendente, battezzata “Vik Tekoser”, in memoria di Vittorio Arrigoni e Lorenzo Orsetti. A bordo, oltre a lui, colleghi da Spagna, Belgio, Slovenia e Germania. «Questa barca è dedicata ai 247 giornalisti uccisi a Gaza dal 7 ottobre 2023», ha dichiarato, rivendicando il sostegno ufficiale della European Federation of Journalists.

Ha raccontato di aver investito metà dei suoi risparmi per finanziare l’iniziativa, pensata come risposta al “bavaglio informativo” imposto da Israele.

La reazione del Comitato direttivo

Gli organizzatori ufficiali della Flotilla hanno preso le distanze: «Il vascello stampa non è autorizzato né a unirsi né a raccogliere fondi a nome della Global Sumud Flotilla», hanno puntualizzato. Solo due imbarcazioni esterne sono state riconosciute: quella di Emergency e la Freedom Flotilla Irlanda, entrambe con un ruolo definito di osservazione e supporto legale.

Una barca di avvocati al seguito

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