venerdì, Settembre 12

Droni russi sulla Polonia, aereo spia italiano e F-35 olandesi: la risposta della Nato all’incursione

Allarme nei cieli dell’Est Europa

Nuovo fronte di tensione tra Russia e Nato. Nella notte, una dozzina di droni russi ha violato lo spazio aereo polacco durante un attacco alla vicina Ucraina. Le autorità di Varsavia hanno parlato di un’incursione «senza precedenti» e «un atto di aggressione» che ha messo a rischio diretto la vita dei cittadini nelle regioni orientali del Paese. Per ore la popolazione è stata invitata a rimanere in casa, mentre quattro aeroporti, compreso quello di Varsavia Chopin, sono stati temporaneamente chiusi.

La reazione immediata della Nato

La risposta dell’Alleanza Atlantica non si è fatta attendere. Dall’Estonia è decollato un aereo spia italiano G-550 CAEW, uno dei velivoli più sofisticati per sorveglianza e controllo dello spazio aereo, entrato in Polonia per monitorare i cieli e coordinare le operazioni. In contemporanea, l’Olanda ha fatto alzare in volo i suoi caccia F-35, mentre un aereo cisterna A330 ha garantito supporto logistico. Anche Romania, Slovacchia e Ungheria hanno partecipato alle operazioni con i loro F-16, mostrando una reazione compatta e immediata dell’Alleanza.

Cos’è il G-550 CAEW

Il velivolo italiano impiegato è tra i più avanzati in Europa: il CAEW (Conformal Airborne Early Warning) è dotato di radar a scansione elettronica Elta EL/W-2085 e di sistemi elettronici integrati (COMINT, ELINT, ESM, IFF, RWR). Capace di fornire copertura radar a 360° e trasmissioni in tempo reale a terra e in mare, può restare in volo per molte ore grazie alla grande capacità di carburante, svolgendo sia funzioni di maritime patrol che di battlefield management.

I rischi per la sicurezza europea

Le forze armate polacche hanno confermato di aver abbattuto alcuni droni ritenuti pericolosi, mentre proseguono le operazioni di ricerca dei possibili detriti nelle zone di Podlaskie, Mazowieckie e Lublino. «Invitiamo i cittadini a non toccare eventuali oggetti sconosciuti», hanno avvertito le autorità, sottolineando il rischio di materiali esplosivi o tossici. Intanto cresce la preoccupazione che episodi simili possano ripetersi, in particolare mentre è in corso l’esercitazione militare russa Zapad 2025 in Bielorussia, percepita da Polonia, Lituania e Lettonia come una minaccia diretta.

Il precedente del 2022

L’allerta resta altissima. La Polonia non ha dimenticato quanto accadde nel 2022, quando un missile ucraino deviato colpì un villaggio nel sud del Paese, causando la morte di due persone. Da allora Varsavia ha rafforzato la sorveglianza aerea e chiesto maggiore sostegno alla Nato. Con l’episodio della scorsa notte, la sensazione è che l’equilibrio nella regione sia sempre più fragile, e che ogni incidente possa trasformarsi in un nuovo punto di escalation.

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