Un quadro politico in continua evoluzione
Il panorama politico italiano resta in movimento e i nuovi sondaggi SWG per il Tg La7 lo confermano. A pochi mesi dalle elezioni regionali, gli equilibri tra maggioranza e opposizione sembrano consolidarsi, ma non mancano sorprese che possono influenzare la campagna elettorale. Se da un lato Fratelli d’Italia continua la sua crescita, dall’altro le opposizioni non riescono a rafforzare la loro posizione e anzi registrano segnali di debolezza.
FdI oltre il 30%: Meloni consolida la leadership
Il partito guidato dalla premier Giorgia Meloni segna un nuovo avanzamento, guadagnando quattro decimali e toccando quota 30,4%. Un dato che conferma la solidità del consenso intorno a Palazzo Chigi e che rafforza il ruolo di FdI come principale forza politica del Paese. La crescita appare costante da settimane, a dimostrazione che le difficoltà di governo non hanno ancora intaccato il rapporto tra la premier e il suo elettorato.
Centrodestra: Lega sopra Forza Italia
La novità di giornata riguarda però la competizione interna alla maggioranza. La Lega di Matteo Salvini sale all’8,7%, superando di due decimali Forza Italia, che arretra all’8,1%. Un sorpasso simbolico, ma politicamente rilevante, che potrebbe pesare sulle prossime trattative per le candidature regionali e sul futuro assetto della coalizione di centrodestra. Salvini può rivendicare un recupero, mentre Tajani dovrà fare i conti con una frenata che ridimensiona le ambizioni azzurre.
Opposizioni in difficoltà
Sul fronte opposto, il Partito Democratico di Elly Schlein perde tre decimali e scivola al 21,9%. Si tratta di un calo contenuto ma significativo, che conferma le difficoltà del Pd a intercettare nuovo consenso nonostante la linea del “campo largo”. Peggio ancora va al Movimento 5 Stelle, che perde due decimali e scende al 13,3%, consolidando il trend di lento ma costante arretramento che dura ormai da mesi. Stabili invece Verdi e Sinistra, che restano al 6,6%.
I partiti minori e l’area dell’astensione
Nella galassia delle forze più piccole, Azione di Carlo Calenda registra un lieve progresso (+0,1) e si attesta al 3,4%. +Europa cresce al 2,1%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi resta stabile al 2,4%. Gli altri partiti si fermano complessivamente al 2,1%. Rilevante, come sempre, il dato sugli astenuti e indecisi, che resta molto alto al 31%, a conferma di una larga fetta di elettorato ancora fluida e potenzialmente decisiva.
I dati nel dettaglio
- Fratelli d’Italia: 30,4% (+0,4)
- Partito Democratico: 21,9% (-0,3)
- Movimento 5 Stelle: 13,3% (-0,2)
- Lega: 8,7% (+0,2)
- Forza Italia: 8,1% (-0,2)
- Verdi-Sinistra: 6,6% (=)
- Azione: 3,4% (+0,1)
- Italia Viva: 2,4% (=)
- +Europa: 2,1% (+0,1)
- Altri partiti: 2,1%
- Astenuti/indecisi: 31%
Verso le regionali: un test cruciale
Questi dati arrivano in un momento delicato: le prossime elezioni regionali saranno un banco di prova fondamentale per tutte le forze politiche. Per Meloni si tratta di difendere la forza di governo e capitalizzare il consenso nazionale, per le opposizioni sarà l’occasione di verificare la validità delle alleanze territoriali e il peso reale di una proposta alternativa.