L’inchiesta sulla scomparsa di Tatiana Tramacere potrebbe chiudersi senza alcun reato. La vicenda della 27enne di Nardò, ritrovata viva il 4 dicembre dopo undici giorni nella mansarda dell’amico Dragos Ioan Gheormescu, sta infatti prendendo una direzione completamente diversa rispetto alle prime ipotesi degli inquirenti. Secondo quanto anticipato dall’Ansa, gli elementi raccolti portano verso l’archiviazione: si sarebbe trattato di un allontanamento volontario, non di un sequestro né di un episodio di istigazione al suicidio.
Dalle prime ipotesi al cambio di scenario
All’inizio gli inquirenti avevano valutato accuse pesanti nei confronti dell’amico trentenne, l’ultimo ad aver visto Tatiana e proprietario della mansarda dove è stata ritrovata. Si era persino parlato di procurato allarme o di una possibile simulazione di reato. Ma con l’analisi dei video e delle testimonianze, il quadro è cambiato: la ragazza avrebbe scelto autonomamente di nascondersi e rimanere nell’abitazione dell’amico.
Ad oggi Tatiana non è stata ancora ascoltata dai magistrati, ma la direzione dell’indagine è ormai chiara.
Le tracce video che hanno risolto il giallo

La svolta è arrivata grazie a un lavoro tecnico complesso. Dopo la denuncia della famiglia, i carabinieri hanno ricostruito gli spostamenti della giovane attraverso telecamere pubbliche e private, rese difficili da un forte temporale che aveva mandato in tilt gli impianti comunali. Tra il 2 e il 3 dicembre, gli investigatori hanno trovato i filmati decisivi: Tatiana e Dragos si allontanavano insieme dal parco vicino casa, per poi entrare nell’abitazione di lui.
Dopo quell’ingresso, i video mostrano che la ragazza non è mai più uscita. Per giorni è rimasta nella mansarda, nascosta in un abbaino e chiusa in un armadio quando ha sentito arrivare i carabinieri. Con sé aveva due telefoni non riconducibili al suo numero ufficiale, spento dal giorno della scomparsa.
Il ritrovamento: Tatiana viva e libera nell’abbaino
Temendo il peggio, gli inquirenti sono entrati nell’abitazione con i tecnici del Ris, pronti a trovarsi davanti a una scena del crimine. Invece la sorpresa: Tatiana era viva, libera e in buone condizioni. Una scoperta che ha ribaltato completamente l’impianto accusatorio iniziale e ha aperto la strada all’ipotesi di un allontanamento volontario.


















