La musica americana perde una delle sue voci più autentiche. È morto a 78 anni Joe Ely, cantautore texano e figura centrale della scena country-rock di Austin, capace di attraversare decenni di musica restando sempre fedele alle proprie radici.
Ely si è spento dopo una lunga battaglia contro una grave malattia neurodegenerativa. Negli ultimi anni soffriva di demenza a corpi di Lewy, una delle forme più complesse e diffuse di demenza, oltre al morbo di Parkinson e a una polmonite che ne aveva aggravato ulteriormente le condizioni.
La diagnosi e il messaggio pubblico sulla malattia
La diagnosi era stata resa pubblica dallo stesso artista nel settembre scorso attraverso un messaggio condiviso sui social. In quella comunicazione, Ely e la moglie Sharon avevano scelto di raccontare il loro percorso non per suscitare pietà, ma per diffondere consapevolezza e comprensione.
«Non vogliamo concentrarci sulle difficoltà, ma condividere speranza attraverso il potere curativo della musica», si leggeva nella nota. Un messaggio coerente con tutta la sua carriera: raccontare la fragilità umana senza mai perdere dignità.
Le radici texane e la nascita dei Flatlanders
Nato a Lubbock, in Texas, nel 1947, Joe Ely è stato uno dei protagonisti più originali della musica americana degli anni Settanta e Ottanta. La sua storia artistica è indissolubilmente legata ai Flatlanders, il gruppo fondato insieme a Jimmie Dale Gilmore e Butch Hancock.
Un progetto rivoluzionario per l’epoca, che mescolava folk, country, rock e tradizione texana. Paradossalmente, molte delle incisioni dei Flatlanders rimasero inedite per anni, diventando leggendarie solo col tempo e influenzando generazioni successive di musicisti.
Dai circhi ai palchi internazionali
Prima del successo, la vita di Joe Ely fu tutt’altro che lineare. Viaggiò con un circo, suonò nei locali più improbabili e attraversò momenti di grande incertezza, anche dopo che alcuni insegnanti gli avevano predetto una vita breve e segnata da problemi di salute.
La svolta arrivò con l’album di debutto solista nei primi anni Settanta. Da lì iniziò un percorso che lo portò a diventare un punto di riferimento della scena di Austin, città simbolo della contaminazione tra generi.
L’amicizia con Joe Strummer, i Clash e i Rolling Stones
Il talento di Ely non passò inosservato oltre oceano. Negli anni Ottanta strinse una profonda amicizia con Joe Strummer dei Clash, che lo volle come opening act durante il tour di London Calling.


















