Lutto nella musica: addio al pioniere del country-rock texano, aveva 78 anni

Nel 1981, Joe Ely aprì anche alcuni concerti dei Rolling Stones, dimostrando una versatilità rara: capace di reggere il palco accanto a icone del rock mondiale pur restando profondamente ancorato alla musica roots.

Bruce Springsteen: “Autentico come Johnny Cash”

Tra i grandi estimatori di Joe Ely c’era Bruce Springsteen, che con lui incise anche alcuni duetti. Proprio Springsteen lo introdusse nel 2016 nella Austin City Limits Hall of Fame, usando parole destinate a rimanere nella memoria.

«Ha la profondità emotiva di Johnny Cash ed è autentico come le sue radici texane», disse il Boss. Un riconoscimento che sintetizza perfettamente l’essenza artistica di Ely.

Album, successi e l’eredità musicale

Nel corso della carriera Joe Ely ha pubblicato numerosi album apprezzati da critica e pubblico. Tra i più noti Musta Notta Gotta Lotta (1981), Twistin’ in the Wind (1998), Streets of Sin (2003) e Satisfied at Last (2011).

Particolarmente significativo l’album Love and Danger del 1992, che include la celebre cover di The Road Goes on Forever di Robert Earl Keen, diventata uno dei suoi brani simbolo.

Un pioniere che ha portato il country oltre i confini

Joe Ely è stato molto più di un cantautore: è stato un ponte tra tradizione e modernità, capace di portare la musica country e americana verso nuovi pubblici, senza snaturarne l’anima.

La sua morte lascia un vuoto profondo nella musica roots, ma la sua eredità continua a vivere nei dischi, nei racconti e nelle influenze che ha lasciato a generazioni di artisti.

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