martedì, Marzo 11

La scoperta che può cambiare tutto sulla tragedia di Acerra: “Non era in casa”

La scoperta che può cambiare tutto sulla tragedia di Acerra: “Non era in casa”

 

Tragedia ad Acerra: il pigiamino insanguinato sarebbe stato trovato nella clinica e non in casa

Mentre si attendono ancora gli esiti ufficiali dell’autopsia e delle analisi del DNA sulla neonata deceduta ad Acerra (Napoli), emergono nuove indiscrezioni sul ritrovamento della tutina sporca di sangue. Secondo le ultime informazioni, l’indumento sarebbe stato rinvenuto tra i rifiuti della clinica Villa dei Fiori e non all’interno dell’abitazione della famiglia.

Il ritrovamento del pigiamino insanguinato

La piccola di soli nove mesi ha perso la vita nella notte tra il 15 e il 16 febbraio. Inizialmente si pensava che il pigiamino insanguinato fosse stato rinvenuto in casa o nelle immediate vicinanze, ma ulteriori accertamenti hanno rivelato che l’indumento era stato gettato in un cassonetto della clinica dove il padre aveva trasportato la bambina.

Gli inquirenti stanno mantenendo il massimo riserbo sulle indagini, ma il dettaglio del ritrovamento dell’indumento ha alimentato l’ipotesi che il genitore avesse cambiato la bambina prima di condurla in ospedale. Il padre della piccola, un uomo di 25 anni, rimane l’unico indagato per omicidio colposo. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe omesso la sorveglianza necessaria sul cane pitbull di famiglia, il quale avrebbe aggredito la neonata, provocandole ferite mortali.

Il sequestro dell’indumento e i dubbi sul ritrovamento

La notizia del ritrovamento della tutina insanguinata è stata diffusa il 4 marzo dal Tgr, che ha riferito che l’indumento sarebbe stato scoperto nei sacchetti della spazzatura, poco prima che fossero destinati alla discarica. Tuttavia, l’avvocato Luigi Montano, difensore del 25enne, ha dichiarato che nei verbali di sequestro non viene menzionato alcun pigiamino o tutina.

Secondo fonti investigative, la tutina non sarebbe mai stata trovata all’interno dell’abitazione della famiglia, né nelle sue immediate vicinanze. Ciò ha portato a ipotizzare che potrebbe essere stata smaltita dallo stesso personale sanitario della clinica.

Le fake news sul caso della bambina di Acerra

La tragica vicenda è stata accompagnata da un’ondata di fake news, come evidenziato dal procuratore di Nola, Marco Del Gaudio. Il magistrato ha sottolineato che l’indagine è ormai in fase avanzata, ma ha anche denunciato la diffusione di notizie false, in alcuni casi prodotte con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

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