In particolare, sui social sono circolate immagini di una bambina insieme a un pitbull, con lo scopo di dimostrare che la piccola fosse abituata a stare con l’animale e scagionare così il cane dall’accusa di aggressione. Tuttavia, è emerso che tali fotografie erano prese da Internet e non avevano alcuna relazione con il caso di Acerra. Una delle immagini, che ritrae una neonata accanto a un pitbull grigio, risulta pubblicata su YouTube già nel 2022, confermando che non ha alcun legame con l’accaduto.
Le dinamiche della morte: i dettagli ancora da chiarire
Secondo quanto riferito dal padre, la notte del 16 febbraio si sarebbe addormentato accanto alla figlia e, risvegliandosi circa un’ora dopo, l’avrebbe trovata a terra in una pozza di sangue. A quel punto, l’uomo avrebbe immediatamente preso la piccola in braccio per portarla alla clinica Villa dei Fiori, convinto che fosse ancora in vita. Tuttavia, i medici ritengono che il decesso fosse già avvenuto da diversi minuti prima del suo arrivo in ospedale.
L’autopsia ha rivelato la presenza di ferite compatibili con morsi di cane e i primi accertamenti suggeriscono che la causa del decesso possa essere stata una frattura del collo. Tuttavia, sarà necessario attendere ulteriori esami per stabilire con certezza se i morsi siano stati inflitti prima o dopo la morte della bambina, magari in seguito a una caduta accidentale dal letto.
Gli accertamenti su DNA e feci dei cani
Un aspetto cruciale delle indagini riguarda le analisi del DNA e i test sulle feci dei due cani presenti nell’abitazione, il pitbull Tyson e la meticcia Laika. Gli esperti stanno verificando la presenza di tracce organiche della bambina all’interno dell’apparato digerente degli animali per accertare il loro coinvolgimento nell’aggressione.
Inoltre, si attendono i risultati del test del DNA prelevato sul corpo della neonata e confrontato con il materiale genetico del pitbull. L’incarico per questa analisi è stato affidato il 26 febbraio e i consulenti hanno richiesto un massimo di 40 giorni per completare il lavoro.