Morto Benedetto Ceraulo, l’assassino di Maurizio Gucci: si era sparato dopo aver ferito il figlio

Si è spento all’ospedale di Pisa a 63 anni. Pochi giorni fa aveva sparato al figlio dopo una lite

È morto all’ospedale di Pisa Benedetto Ceraulo, 63 anni, l’uomo che nel 1995 uccise l’imprenditore Maurizio Gucci in un agguato commissionato dall’ex moglie della vittima, Patrizia Reggiani. Ceraulo era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo essersi sparato alla testa il 22 aprile scorso, al termine di una lite con il figlio Gaetano, 37 anni, nel giardino della casa di famiglia a Santa Maria a Monte (Pisa).

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la discussione tra padre e figlio sarebbe degenerata per futili motivi: un semplice graffio all’auto avrebbe fatto perdere il controllo all’ex sicario. Dopo aver ferito il figlio con due colpi di pistola al volto, Ceraulo si era rivolto l’arma contro tentando il suicidio.

Il drammatico post del figlio

Nonostante la gravità delle ferite, Gaetano Ceraulo era riuscito a sopravvivere e, durante il ricovero, aveva affidato ai social parole cariche di dolore: “Ti perdono per il male che mi hai fatto, ma non per il male che hai inflitto a te stesso”. Il giovane, residente a Milano, si trovava dal padre in Toscana per trascorrere insieme le festività pasquali.

Chi era Benedetto Ceraulo

Benedetto Ceraulo era stato condannato nel 1998 all’ergastolo per l’omicidio di Maurizio Gucci, eseguito su mandato di Patrizia Reggiani. In appello, la sua pena era stata ridotta a 28 anni, 11 mesi e 20 giorni. Detenuto a lungo nell’istituto penitenziario della Gorgona, era riuscito a ottenere la semilibertà grazie alla buona condotta ed era uscito dal carcere da un paio d’anni, vivendo un’esistenza riservata prima ad Acciaiolo, poi a Santa Maria a Monte.

Il suo nome era tornato agli onori della cronaca anche con l’uscita del film “House of Gucci” di Ridley Scott, che aveva ripercorso il drammatico omicidio che sconvolse l’Italia degli anni ’90.