martedì, Ottobre 14

“Abbiamo riempito tutto di gas”: le frasi shock prima dell’esplosione che ha ucciso tre carabinieri a Castel d’Azzano

Emergono nuovi dettagli agghiaccianti sull’esplosione avvenuta a Castel d’Azzano, in provincia di Verona, dove tre carabinieri hanno perso la vita durante un’operazione di sgombero. Le indagini, coordinate dalla Procura, stanno ora analizzando un video del novembre 2024 in cui i fratelli Ramponi – protagonisti della tragedia – preannunciavano il gesto estremo.

Il video profetico e la frase che fa rabbrividire

Nel filmato, trasmesso all’epoca dal Corriere della Sera, Maria Luisa Ramponi – la sorella più giovane – dichiarava: «Con mio fratello lottiamo da cinque anni per avere giustizia. Ci hanno portato via l’azienda agricola, adesso vogliono toglierci la casa. Abbiamo riempito la casa di gas per riuscire a lottare». Parole che oggi, dopo la deflagrazione, assumono il peso di una vera e propria ammissione anticipata.

Il video mostrava il clima di disperazione e isolamento in cui viveva la famiglia, coinvolta da anni in una lunga battaglia giudiziaria legata a un pignoramento che aveva già colpito la loro azienda agricola.

Una famiglia in trappola tra debiti e rabbia

Secondo quanto accertato, i fratelli Ramponi avevano perso gran parte dei terreni agricoli per saldare i debiti contratti con le banche. Da allora, vivevano in una situazione di estrema precarietà economica e psicologica. I vicini di casa li descrivono come persone chiuse, diffidenti e segnate da una crescente esasperazione. «Dino veniva ogni tanto al bar, ma non lo vedevo da mesi», racconta una commerciante della zona.

Nel video, la donna accusava apertamente gli avvocati e le istituzioni di aver tradito la fiducia della famiglia: «Abbiamo trovato una firma falsa su un mutuo e da lì non si è più potuto fermare nulla. Gli avvocati si sono venduti, il tribunale ha coperto tutto. È da cinque anni che subiamo».

Le indagini: si ipotizza la premeditazione

Gli investigatori stanno cercando di chiarire se l’esplosione sia stata il risultato di un gesto deliberato e da chi sia stato innescato. Gli inquirenti hanno sequestrato il materiale rinvenuto nell’abitazione e stanno vagliando ogni possibile elemento di premeditazione. La frase «Abbiamo riempito la casa di gas» potrebbe diventare una prova chiave nell’inchiesta.

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