Accanto alla passione per il vino, coltivava un profondo interesse per l’arte contemporanea. Gestiva infatti una galleria a Roma dove aveva ospitato lavori di artisti di fama internazionale come Jannis Kounellis, Jan Dibbets, David Nash e Carlo Rea.
Il cordoglio dell’Ais Lazio: «Una perdita profonda»
Numerosi i messaggi di affetto e riconoscenza. Tra i primi a ricordarlo, l’Ais Lazio (Associazione Italiana Sommelier), che in una nota ufficiale ha parlato di una figura capace di unire visione e tradizione:
«Ha restituito splendore a un territorio unico, dando nuova vita a una cantina leggendaria e guidandola con amore, rigore e grande rispetto per la natura e la storia», si legge nel messaggio. L’associazione ha inoltre sottolineato l’importanza del suo ruolo nella crescita culturale del settore e nella valorizzazione dell’identità territoriale.
Il ricordo si conclude con un pensiero rivolto alla famiglia e a chi ha lavorato al suo fianco: «La sua scomparsa rappresenta una perdita profonda per appassionati, sommelier e operatori del vino».
Un’eredità che continua
La morte di Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi lascia un vuoto nel mondo del vino e della cultura romana, ma anche un patrimonio materiale e immateriale che continuerà a vivere attraverso la Tenuta di Fiorano e le iniziative da lui curate nel corso degli anni. La sua figura resta simbolo di come tradizione, innovazione e sensibilità artistica possano convivere e generare valore.

















