Un impiego che ora rischia di perdere: «Gli hanno detto che, se continua l’assedio, saranno costretti a lasciarlo a casa». Per questo ha chiesto, con discrezione, di poter cambiare sede o orari, «senza mai essere di peso ai colleghi».
Vita minimal: yoga, silenzio e piante grasse
La giornata tipo di Sempio inizia all’alba. Yoga e meditazione per calmare la mente, poi le faccende di casa. Vive da solo, cura le sue piante grasse, e aiuta sempre i colleghi se hanno bisogno di restare un’ora in più.
«Non prende farmaci, non guarda la TV» – spiega ancora l’avvocata – «se vuole vedere un film usa il computer». Dopo il lavoro, una passeggiata in campagna, sempre da solo. Poi una doccia e un libro. Nulla di più.
Una visione politica non estrema
Nei giorni scorsi, l’altro legale Massimo Lovati aveva descritto Andrea come «un comunista disadattato». Ma Taccia ridimensiona: «Ha idee sinistrorse, ma non è un estremista. Non crede nei fanatismi, non è un mangiapreti».
Quanto alla religione, afferma: «Non va in chiesa, ma non è contro. Non è mai andato al Santuario della Bozzola e non vede alcun collegamento con il delitto».
Il foglietto e l’impronta
Una delle prove discusse è un foglietto dove Sempio scriveva: «Ho fatto cose brutte, immaginabili». Taccia spiega: «Lo fa quando ha giornate no. Non potendosi permettere una terapia, scrive per sfogarsi».
Sull’impronta palmare ritrovata, la posizione è netta: «Se è di sangue, non è la sua».