Atreju, Conte attacca Meloni: promesse mancate e pressione fiscale record

Secondo il leader M5S, la protesta sul test di medicina è il segnale di un disagio reale: «Quel sistema non sta funzionando, ascoltiamoli». E ha ricordato le parole pronunciate da Giorgia Meloni nel suo discorso di insediamento, quando aveva detto che avrebbe guardato con simpatia alle proteste giovanili.

La riforma della Giustizia nel mirino

Altro capitolo centrale dell’intervento di Conte è stato quello sulla riforma della Giustizia. «Il problema non è separare le carriere – ha spiegato – ma la lunghezza dei processi, l’organico insufficiente, le carenze informatiche».

Secondo Conte, la separazione tra pm e giudici è il primo passo per rendere la magistratura più controllabile dal potere politico. «Ovunque si separano le carriere, subito dopo si tenta di asservire i pm al governo di turno», ha avvertito.

Superbonus e armi: Conte contrattacca

Rispondendo alle accuse sul Superbonus, Conte ha respinto ogni responsabilità diretta: «È stato Giorgetti a gestirlo. È vigliacco chiedere conto a me di una misura adottata in emergenza e che non ho potuto governare fino in fondo».

Sul tema degli aiuti militari all’Ucraina, Conte ha rivendicato la coerenza del M5S: «La Lega dice di essere contraria alle armi ma poi le vota tutte. Noi no». E ha ricordato l’accordo politico tra la Lega e il partito di Putin come elemento di differenziazione netta.

Un messaggio al centrosinistra

L’intervento di Conte ad Atreju ha chiarito un punto fondamentale: l’alleanza nel centrosinistra non è scontata e non sarà costruita per convenienza elettorale. Il Movimento 5 Stelle vuole prima definire i contenuti, poi discutere i nomi.

Un messaggio che pesa negli equilibri futuri dell’opposizione e che rilancia il confronto con il Pd su basi politiche, prima ancora che elettorali.

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