venerdì, Giugno 13

Bossetti a Belve, “Il giorno dell’omicidio di Yara?”: una pausa, poi le parole choc

Massimo Bossetti torna a parlare: “Sopravvivo all’ingiustizia”. Nuove dichiarazioni shock a Belve Crime

Massimo Bossetti, il muratore di Mapello condannato all’ergastolo per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, ha nuovamente parlato pubblicamente dal carcere dove è recluso.

 

L’occasione è stata un’intervista esclusiva con Francesca Fagnani nel programma Belve Crime, trasmissione che si concentra su casi di cronaca nera che hanno segnato l’opinione pubblica italiana.

Durante l’incontro, Bossetti ha ribadito con determinazione la sua innocenza e ha espresso tutto il suo dolore per quello che definisce un errore giudiziario gravissimo. “Sto cercando di sopravvivere a un’ingiustizia enorme, un’ingiustizia che mi ha strappato via la vita”, ha detto con voce ferma e occhi lucidi.

La scomparsa di Yara e l’inizio dell’incubo giudiziario

Yara Gambirasio scomparve il 26 novembre 2010 da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, mentre si dirigeva in palestra per il consueto allenamento di ginnastica artistica. Per giorni, settimane, mesi, le ricerche proseguirono in tutta la zona con l’aiuto di volontari e forze dell’ordine. Il 26 febbraio 2011, il corpo senza vita della ragazza fu ritrovato in un campo a Chignolo d’Isola, a una decina di chilometri dal luogo della scomparsa.

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