venerdì, Novembre 22

Caso Santirocco, cosa non torna: il sospetto degli inquirenti

La storia del rapimento sarebbe stata un’invenzione nata dalla sua disperazione. Nonostante le sue nuove dichiarazioni, ci sono ancora numerosi dettagli che non coincidono, alimentando i sospetti degli inquirenti.

Dubbi e sospetti nel caso della scomparsa di Milena Santirocco
Una delle questioni che destano perplessità è il motivo per cui Milena avrebbe inventato il rapimento. È plausibile che abbia mentito anche riguardo al tentato suicidio? Un altro dettaglio che desta sospetti è il percorso compiuto dalla donna.

Scompare da Lanciano, in Abruzzo, e la sua auto viene ritrovata fra Torino di Sangro e Vasto. Tuttavia, Milena ricompare in provincia di Caserta. Come ha fatto ad arrivare fin lì? Gli investigatori ritengono che Milena non abbia agito da sola.

Coinvolgimento dell’ex fidanzato nel caso Milena Santirocco: un’ipotesi da considerare

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sta prendendo piede l’ipotesi che Milena abbia potuto riallacciare i rapporti con il suo ex fidanzato proprio nel territorio casertano.

Un vicino della donna ha dichiarato: “Lo scorso ottobre, in casa della famiglia di Milena a Torre Sansone, si sono verificati forti litigi. Le urla erano udibili anche dalla strada”. È possibile che il giorno della scomparsa la donna fosse in compagnia dell’ex fidanzato? Gli inquirenti stanno attualmente cercando di chiarire questo aspetto.

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