sabato, Giugno 7

Conclave, spunta il retroscena: “Prevost eletto due volte, Parolin si è ritirato”

C’è chi sostiene che Prevost fosse già Papa dalla mattinata, ma abbia chiesto una seconda votazione pomeridiana per rafforzare l’unità dell’assemblea. Un gesto simbolico, che avrebbe reso più corale la proclamazione. Il Segretario Parolin, vista la situazione, avrebbe quindi virato tutto il suo consenso sul candidato statunitense, accelerando l’elezione.

Il discorso già pronto e il ritorno a Santa Marta

Prima di vestirsi di bianco, il futuro Leone XIV sarebbe tornato nella sua stanza a Santa Marta. Qui avrebbe scritto — o perfezionato — il discorso con cui si è presentato al mondo: parole pacificatrici, fortemente evocative, su una Chiesa “disarmata e disarmante”. Nulla è stato lasciato al caso: il testo era già pronto a macchina, letto senza esitazioni dalla Sala del Pianto, oggi più teatro che rifugio.

Una nuova era per la comunicazione vaticana?

Nel frattempo si vocifera di un imminente cambiamento nelle stanze della comunicazione vaticana. Dopo l’uscita di scena del discusso trio Bruni-Tornielli-Ruffini, potrebbe arrivare una figura di rottura: Valentina Alazakty, giovane giornalista televisiva messicana dal profilo moderno, empatico e mediale.

Verità o suggestione?

In Vaticano, come è noto, verità e illusione danzano insieme. Nessuno può confermare questi dettagli con certezza. Ma nel clima ovattato del post-Conclave, dove ogni parola pesa e ogni silenzio ancora di più, il dubbio resta l’unica cosa di cui ci si può davvero fidare.

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