sabato, Giugno 28

Putin-Zelensky, vertice a Istanbul? La mossa a sorpresa svela il gioco russo

Un gioco diplomatico sul filo della guerra

Il contesto resta critico. Mentre la diplomazia gioca la sua partita, sul campo di battaglia la guerra continua. Le forze russe avanzano lentamente ma inesorabilmente nel Donbass, colpendo infrastrutture ucraine e mantenendo alta la pressione.

Putin è convinto che il tempo giochi a suo favore. Lo ha dichiarato apertamente in passato, paragonando la sua strategia a quella del judo: osservare, aspettare, colpire nel momento giusto. E il punto debole, per Mosca, è la tenuta dell’alleanza occidentale.

Il nodo vero: tregua o trappola?

La questione centrale resta quella della tregua. Kiev chiede un cessate il fuoco per avviare un dialogo serio. Ma il Cremlino ribatte con una richiesta che suona più come un ricatto: interrompere le forniture militari occidentali durante la pausa nei combattimenti. Una condizione inaccettabile per l’Ucraina.

In questo scenario, l’incontro di giovedì potrebbe non realizzarsi affatto. Ma il solo fatto che se ne parli è già una vittoria di facciata per Putin, che si presenta come disponibile al dialogo, mentre continua l’offensiva militare.

La prossima mossa è del Cremlino

L’appuntamento di Istanbul resta avvolto nell’incertezza. Erdogan si prepara a fare da padrone di casa, ma nessuno sa se davvero vedremo Putin e Zelensky sedersi allo stesso tavolo. Intanto Trump si muove sullo scacchiere mediorientale, ma la sua attenzione è rivolta altrove.

La guerra in Ucraina, dopo oltre tre anni, sembra ora più che mai un peso lasciato in mano all’Europa. Ma Putin, da esperto giocatore, sa che ogni secondo guadagnato può fare la differenza. E la scacchiera, ancora una volta, aspetta la sua mossa.

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