Delitto Garlasco, supertestimone a Le Iene: «Ho deciso di parlare dopo 18 anni, lo faccio solo per Chiara Poggi». La verità rivelata
Delitto di Garlasco: dopo 18 anni un supertestimone rompe il silenzio per Chiara Poggi
Il caso di Chiara Poggi continua a far discutere. A distanza di 18 anni dal tragico omicidio avvenuto a Garlasco, emergono nuovi dettagli grazie alla testimonianza inedita di un uomo che ha deciso di parlare solo ora. Il supertestimone, intervistato da Le Iene, ha rivelato la sua versione dei fatti, dichiarando di essersi finalmente liberato di un peso. «Lo faccio solo per Chiara Poggi – ha affermato – degli altri non mi interessa». Queste parole riaccendono i riflettori su un caso che non ha mai smesso di suscitare dubbi e interrogativi.
Chi ha ucciso Chiara Poggi? Il caso riaperto dopo anni di indagini
Dal giorno dell’omicidio, avvenuto il 13 agosto 2007, le indagini hanno seguito diversi percorsi, ma la condanna definitiva è ricaduta su Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima. Per anni Le Iene hanno portato avanti l’ipotesi di un errore giudiziario, sostenendo che nuovi elementi potrebbero ribaltare le certezze processuali.
L’incontro con il supertestimone, andato in onda in un servizio di Alessandro De Giuseppe su Italia1, ha riacceso il dibattito. L’uomo, rimasto in silenzio per quasi due decenni, ha dichiarato di aver avuto paura di eventuali conseguenze legali. Ora, però, sostiene di aver trovato il coraggio di parlare solo per rendere giustizia a Chiara Poggi.
Nuove indagini e il ruolo della scienza forense
La Procura di Pavia ha riaperto il fascicolo investigativo alla luce di nuovi elementi, tra cui una possibile corrispondenza tra tracce di DNA trovate sul corpo della vittima e Andrea Sempio, un amico del fratello di Chiara Poggi. Già in passato il suo nome era stato accostato al caso, ma le indagini non avevano portato a una svolta definitiva.
Oggi, grazie ai progressi nelle tecniche di analisi genetica, è possibile condurre nuovi esami su reperti che all’epoca non erano stati analizzati in modo approfondito. Le indagini scientifiche si concentreranno sul DNA trovato sotto le unghie della vittima, confrontandolo con quello di Sempio e di altri possibili sospettati.