La seconda parte della trasmissione ha mostrato un servizio esclusivo con foto mai viste prima della sala autoptica dell’ospedale di Vigevano, dove fu eseguita l’autopsia di Chiara il 16 agosto 2007. Nelle immagini, accanto al lettino, si vedono una sega elettrica, contenitori per rifiuti biologici e – soprattutto – una garza senza protezione. Sarebbe la stessa dalla quale, durante l’attuale incidente probatorio, la genetista Denise Albani ha isolato il profilo di “Ignoto 3”.
Il genetista Marzio Capra ha precisato: «Quella garza era ammuffita e non venne utilizzata per confronti genetici». Tuttavia, per la difesa di Sempio questo dettaglio conferma il rischio di contaminazione, come sottolineato dal professor Alberto Bonsignore: «Nelle sale autoptiche si lavora spesso con più corpi in contemporanea, un’eventualità che aumenta il pericolo di trasferimento di materiale genetico».
Lo scontro in diretta
Momento di tensione quando Carmelo Abbate ha accennato ai “tamponi vag*nali” durante la ricostruzione. Il conduttore Gianluigi Nuzzi lo ha interrotto: «Silenzio, evitiamo per rispetto della vittima». Ma pochi minuti dopo, lo stesso termine è stato usato da Garofano e dal genetista Capra senza alcuna censura. La reazione sui social è stata immediata: «Due pesi e due misure», ha scritto un utente su X. Polemica che si aggiunge al dibattito sul presunto verbale “falso” citato da Abbate, che ha denunciato: «Non riporta nemmeno le interruzioni».
Ignoto 3, la chiave per riaprire tutto?
Oggi la nuova inchiesta punta sul profilo genetico di “Ignoto 3”, rinvenuto nella bocca di Chiara Poggi. Per la Procura di Pavia, il Dna è attendibile, ma l’assenza di un database di riferimento rende l’identificazione estremamente complessa. «Se viene confermato e associato a qualcuno, il caso potrebbe essere rivoluzionato», ha commentato Brindani. Ma Garofano frena: «Prima servono verifiche rigorose».
Il caso Garlasco resta una ferita aperta. Tra impronte, garze, tamponi e ricostruzioni contestate, la verità sembra ancora lontana. E mentre in tv si litiga su ogni dettaglio, la famiglia Poggi continua a chiedere una sola cosa: giustizia per Chiara.