Il commissario straordinario per le baraccopoli, Maurizio Falco, ha rassegnato le dimissioni dopo le polemiche scoppiate in seguito agli insulti sessisti rivolti alla giornalista Costanza Tosi della trasmissione “Fuori dal Coro” di Rete4. L’episodio, avvenuto durante la puntata del 9 novembre, aveva suscitato forti reazioni nel mondo politico e mediatico.
In una telefonata registrata dalle telecamere della trasmissione, Falco aveva definito la cronista “quella p****** di m****”, mentre la giornalista stava cercando di ottenere risposte sui fondi del PNRR destinati allo smantellamento delle baraccopoli in Calabria, rimasti in gran parte inutilizzati.
Le immagini avevano provocato indignazione unanime e richieste di dimissioni immediate da parte di diversi esponenti politici, tra cui la senatrice Barbara Floridia (M5S).

La decisione di lasciare l’incarico
Falco ha annunciato la propria uscita con una nota ufficiale, indirizzata alla ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone: «A seguito delle recenti polemiche che hanno coinvolto la mia persona nell’esercizio dell’incarico di Commissario straordinario per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura, ho rassegnato in data odierna le mie dimissioni alla ministra Calderone».
Nel testo, l’ex commissario spiega di aver preso la decisione «nell’esclusivo interesse di garantire la massima serenità e continuità nella fase attuativa dei dodici progetti previsti nell’ambito della Misura commissariale da traguardare entro agosto 2026». Falco ringrazia inoltre «l’Amministrazione per il sostegno e la collaborazione assicurati in questi mesi».
Il caso scoppiato a “Fuori dal Coro”
L’inviata di Rete4 aveva documentato la situazione drammatica delle baraccopoli in Calabria, dove 12 dei 15 milioni di euro stanziati per migliorare le condizioni dei braccianti agricoli non erano ancora stati utilizzati.
Durante un tentativo di intervista, Falco, senza accorgersi di essere ripreso, si era lasciato andare all’insulto contro la cronista. In studio, il conduttore Mario Giordano aveva commentato con durezza: «Lei deve dimettersi, perché non si risponde così a una giornalista. Quelle parole sono inaccettabili».
Le reazioni politiche e giornalistiche
Dopo la messa in onda del servizio, la vicenda aveva rapidamente assunto un carattere politico. La presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5S), aveva chiesto le dimissioni immediate di Falco e un intervento diretto della premier Giorgia Meloni: «Un rappresentante delle istituzioni non può permettersi insulti volgari e sessisti verso chi svolge il proprio lavoro. Le sue parole rivelano un atteggiamento incompatibile con la funzione che gli è stata affidata».
Anche diverse associazioni giornalistiche, tra cui l’Ordine dei Giornalisti e la Fnsi, hanno espresso solidarietà a Costanza Tosi e condannato il linguaggio usato dal commissario. L’episodio è stato definito “un grave attacco alla libertà di stampa e alla dignità delle donne che fanno informazione sul campo”.
Un addio inevitabile
Le dimissioni di Falco arrivano dunque come atto dovuto dopo giorni di forte pressione pubblica.
Resta ora da capire chi sarà nominato per portare avanti i dodici progetti del PNRR legati al superamento delle baraccopoli, la cui scadenza è fissata per agosto 2026.
Nel frattempo, il gesto del commissario non chiude le polemiche: molti chiedono al governo di fare chiarezza e di intervenire per evitare che episodi simili si ripetano all’interno delle istituzioni.


















