Le istituzioni regionali hanno ribadito l’importanza della prevenzione e della formazione, soprattutto nelle scuole e negli edifici pubblici, dove sono attivi piani di evacuazione e corsi periodici di aggiornamento.
Gli esperti: “Fenomeno tipico ma da osservare”
Secondo gli esperti dell’INGV, le due scosse ravvicinate non indicano necessariamente una sequenza sismica in corso, ma sono il risultato di una normale attività tettonica nella zona etnea e nel Tirreno meridionale. Tuttavia, l’istituto continuerà a monitorare la situazione nelle prossime ore per escludere eventuali evoluzioni.
La Sicilia resta un territorio geologicamente attivo, dove il rischio sismico e vulcanico fa parte della quotidianità. La resilienza degli abitanti e la prontezza delle istituzioni rimangono gli strumenti principali per affrontare con serenità episodi come quello della notte appena trascorsa.
Le scosse del 27 ottobre, pur di lieve entità, sono un promemoria dell’importanza della prevenzione e della necessità di continuare a investire in sistemi di monitoraggio e informazione costante alla popolazione.

