venerdì, Luglio 4

Strage di Bologna, Bersani attacca Meloni: “È stata una strage fascista, non raccontare che gli asini volano”

Sulla natura dell’attentato, Bersani non lascia spazio a interpretazioni: «Quella strage ha esecutori fascisti, mandanti e finanziatori legati alla P2, con la complicità di apparati decisivi dello Stato». E aggiunge: «La lapide che parla di strage fascista, subito contestata dalle destre, è la verità. Per i bolognesi non c’è mai stato dubbio».

Il suo messaggio si rivolge direttamente alla premier Giorgia Meloni: «Cara Meloni, adesso la smetti con i giri di parole. Chiama le cose col loro nome: è stata una strage fascista. Non raccontare che gli asini volano. Il fascismo non è morto nel 1945. E non li chiamo io fascisti, si chiamano loro così».

“Ti devi inchinare davanti a quella lapide”

Bersani conclude il suo intervento con un appello al rispetto e alla memoria: «Ti devi inchinare davanti a quella lapide con i nomi degli 85 morti, tra cui molti bambini, e dei 220 feriti, alcuni rimasti tali per sempre». E rende omaggio al lavoro dell’Associazione dei familiari delle vittime: «Hanno lavorato con testardaggine e dignità per decenni, sempre sostenuti dalla città e dalla regione».

Per Bersani, quella di oggi «è una giornata straordinaria», che chiude un lungo percorso di verità giudiziaria e apre una nuova riflessione sulla memoria e la responsabilità politica.

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