sabato, Ottobre 12

Il calcio italiano piange una leggenda: addio a un pezzo di storia

Il calcio italiano piange una leggenda: addio a un pezzo di storia

Il mondo del calcio italiano è in lutto per la scomparsa di una delle sue figure storiche.

 

Pier Luigi Branduardi, ex portiere che ha segnato un’epoca, ci ha lasciato all’età di 80 anni. I suoi funerali si sono svolti in un’atmosfera commossa nella chiesetta di Santa Rita, situata nella frazione Massaua di Torre d’Isola, in provincia di Pavia, dove era nato e cresciuto..

Chi era Pier Luigi Branduardi: una carriera straordinaria

Nato nel 1943 a Torre d’Isola, Pier Luigi Branduardi è stato uno dei protagonisti più amati del calcio italiano. La sua carriera sportiva, iniziata quasi per caso, ha toccato l’apice con la maglia del Catania in Serie A. Branduardi, che aveva iniziato a giocare come attaccante, si trovò per circostanze fortuite a indossare i guanti del portiere durante un match con il Guinzano, squadra in cui militava dopo aver lasciato i Boys Pavia. Quel giorno, dovendo sostituire il portiere titolare infortunato, si distinse in maniera eccezionale, e da lì iniziò la sua lunga carriera tra i pali.

Da attaccante a portiere: l’inizio di una grande carriera

Branduardi stesso raccontò in un’intervista rilasciata nel marzo del 2020 come, da quel primo match improvvisato come portiere, la sua vita cambiò radicalmente. “Me la sono cavata bene e da allora ho sempre indossato la maglia diversa dai miei compagni”, disse sorridendo. Il talento dimostrato tra i pali lo portò rapidamente a farsi notare, tanto che nel 1963 arrivò il trasferimento al Catania, una delle squadre storiche della Serie A italiana.

L’esperienza in Serie A con il Catania

Branduardi rimase al Catania dal 1963 al 1967, un periodo in cui ebbe modo di confrontarsi con i migliori attaccanti del campionato italiano. Tra le squadre che affrontò ci furono Juventus, Inter, Bologna, Roma e Napoli, ma uno dei momenti più memorabili fu sicuramente il derby siciliano contro il Messina, una partita che rimane nella memoria dei tifosi catanesi.

Durante la stagione 1963-1964, Branduardi fu eletto miglior portiere del campionato, un riconoscimento che gli valse un posto tra i grandi del calcio italiano. Le sue prestazioni solide e la capacità di mantenere la calma sotto pressione gli garantirono la stima di allenatori e tifosi, che vedevano in lui un baluardo difensivo insuperabile.

Un portiere amato e rispettato

Dopo l’esperienza con il Catania, Branduardi continuò la sua carriera con il Novara, in Serie B, nel 1968. Successivamente, indossò anche la maglia della Pro Vercelli, con cui ottenne una promozione in Serie C. In quegli anni, la sua reputazione come uno dei migliori portieri del nord Italia si consolidò ulteriormente. Il quotidiano torinese La Stampa lo incoronò come il miglior portiere del Piemonte, un titolo che dimostrava il rispetto e l’ammirazione che il pubblico e la stampa sportiva nutrivano per lui..

Il trionfo con il Casteggio: la Coppa Italia Dilettanti

La parte finale della carriera di Branduardi si svolse nelle categorie inferiori, ma ciò non sminuì la sua passione e il suo impegno. Anzi, fu proprio in questo periodo che ottenne un’altra grande soddisfazione: la vittoria della Coppa Italia Dilettanti con il Casteggio, nel 1977. La finale, giocata nello storico stadio San Siro, rimane uno dei ricordi più vividi per i tifosi e per lo stesso Branduardi.

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