Nell’ordinanza del 20 novembre, la coppia anglo-australiana era stata considerata inidonea a garantire condizioni di vita minime nella casa isolata del bosco, priva di elettricità, riscaldamento e servizi igienici. Una situazione definita inidonea per la crescita dei tre bambini.
I punti nuovi: scuola, casa e disponibilità della coppia
Tra gli elementi presentati oggi in udienza e non valutati in precedenza figurano:
- La nuova abitazione scelta dalla coppia, dotata di servizi essenziali e destinata a essere una soluzione transitoria in vista dei lavori nella casa del bosco.
- L’adeguata preparazione scolastica della figlia maggiore, evidenza che contrasta con l’idea di isolamento totale.
- La volontà costante dei genitori di collaborare con le istituzioni per ottenere il ricongiungimento.
Secondo l’avvocata Solinas, questi elementi «potrebbero avere convinto il Tribunale minorile», ma la decisione finale resta sospesa.
Cosa può succedere adesso
Con la decisione riservata, si aprono tre scenari principali:
1. Ricongiungimento urgente
Il Tribunale potrebbe accogliere la richiesta dei legali e disporre il rientro immediato dei bambini nella nuova casa individuata, almeno in via temporanea.
2. Mantenimento dell’allontanamento
I minori resterebbero nella casa-famiglia fino al giudizio della Corte d’Appello fissato per il 16 dicembre, dove verrà discusso il ricorso contro la sospensione della potestà genitoriale.
3. Una soluzione intermedia
Il Tribunale potrebbe autorizzare incontri più frequenti o monitorati, in attesa di decidere sul ricongiungimento totale.
L’esito, secondo i legali, potrebbe arrivare a breve: «Le tempistiche non possono essere previste», ha detto l’avvocata Solinas, ma i tempi vengono considerati stringenti vista la situazione emotiva e psicologica della famiglia.
Il 16 dicembre la decisione della Corte d’Appello
Parallelamente, il ricorso contro la sospensione della potestà genitoriale sarà discusso dalla Corte d’Appello dell’Aquila tra meno di due settimane. Una tappa decisiva per capire il futuro della famiglia Trevallion Birmingham e dei loro tre figli.
Intanto, fuori dal Tribunale cresce l’attenzione dell’opinione pubblica su uno dei casi più discussi e controversi degli ultimi mesi, tra solidarietà, critiche e un forte dibattito sul ruolo delle istituzioni nella tutela dei minori.
















