Garlasco, l’avvocato di Stasi sbotta in tv: “Ora basta”

“Dire che non c’è traccia di Sempio sulla scena significa non considerare la sua traccia su due unghie e l’impronta 33”, ha affermato. “Di Stasi ci sono solo l’impronta sul dispenser e quella sull’Estathé, ma era lì la sera prima a mangiare”.

“Non dobbiamo riprocessarlo”

Il momento più acceso arriva quando Bocellari esplode in un vero e proprio sfogo, chiedendo con forza un cambio di prospettiva nel racconto mediatico del caso.

“La finiamo di parlare solo di Alberto Stasi?”, ha detto. “Non dobbiamo riprocessarlo: è in carcere e sta scontando la sua pena. E invece siamo ancora qui a parlare della sua sessualità e dei p**no sul computer. Vi sembra normale?”.

Il grido sulla dignità

Nonostante il richiamo del legale, il dibattito in studio ha continuato a ruotare sugli stessi temi, provocando una nuova reazione dura dell’avvocato.

“C’è un nuovo indagato e una nuova indagine”, ha ricordato. “Ma continuiamo a scavare nella vita privata di una persona. Anche lui ha diritto a un minimo di dignità”.

Il tono si è fatto sempre più acceso fino all’esclamazione finale: “Ma finiamola di parlarne! Basta, basta!”. Un intervento che ha segnato uno dei momenti più tesi della puntata e che riaccende il dibattito sul confine tra informazione e spettacolarizzazione giudiziaria.

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