«Dissi all’avvocato che avevo novità sulle gemelle Cappa. Ma lui mi rispose che c’era già un’indagine su Stasi e che non si poteva aprire un’altra pista»
, ha raccontato a *Le Iene*.
Dopo quel rifiuto, Carlo avrebbe desistito. Ma non ha dimenticato. Ha spiegato infatti di aver trascritto tutto su un taccuino, ancora in suo possesso, come prova scritta delle sue parole rimaste inascoltate.
Segnalazione trasmessa alla Procura, ma per anni nessuna risposta
Secondo quanto riferito dalla trasmissione, le dichiarazioni del supertestimone sono state raccolte tempo fa e già consegnate alla Procura di Pavia prima della messa in onda. Tuttavia, Carlo afferma che nessuno lo avrebbe mai contattato per approfondire il suo racconto.
Un dettaglio agghiacciante aggiunge tensione: la donna che aveva visto l’episodio, oggi è deceduta. La sua testimonianza diretta è quindi persa per sempre. Rimangono le parole di Carlo, un taccuino e un borsone forse mai cercato davvero.
Con il riaprirsi delle indagini, questa nuova testimonianza potrebbe cambiare tutto. O restare, ancora una volta, una voce fuori dal coro ignorata dalla giustizia.