Una scoperta dimenticata
Una borsa di plastica, piena di vestiti sporchi, viene trovata nel 2007 in un canale di irrigazione tra Garlasco e Tromello, a pochi chilometri dalla casa di Chiara Poggi.
A notarla è una coppia di agricoltori che lavoravano nei campi: l’uomo e sua moglie Cristina, i quali decidono subito di consegnarla alle forze dell’ordine. All’interno, vestiti griffati e scarpe, alcuni sporchi di una sostanza rossastra. Nessuno ne ha più parlato. Fino a oggi.
Cristina, intervistata da Mattino 5, ha raccontato il momento in cui, incuriosita dai capi trovati, ha chiamato i carabinieri: «Abbiamo visto che erano abiti firmati, c’erano scarpe da uomo, tutto bagnato e con tracce di rosso. Pensavamo potesse essere importante e abbiamo segnalato tutto subito».
La donna ha anche indicato davanti alle telecamere il punto esatto del ritrovamento.
L’analisi del RIS e i primi dubbi
I vestiti furono effettivamente sequestrati e catalogati dai carabinieri il 25 agosto 2007, esattamente dodici giorni dopo il delitto. Secondo gli atti processuali, si trattava di due pantaloni (uno nero e uno beige), un paio di leggins da donna, due canottiere e un paio di scarpe da uomo di colore marrone.
I Ris di Parma li analizzarono tutti. Vediamo cosa scoprirono.