Borghi ha precisato che si tratta di interventi con effetti nel lungo periodo, ma ha ammesso la necessità di evitare equivoci politici e tecnici.
Giorgetti prova a rassicurare
A spegnere l’incendio ha provato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha difeso l’impianto della riformulazione presentata dal governo.
«Sono stati tenuti indenni tutti coloro che hanno fatto il riscatto della laurea fino ad oggi, inclusi quelli che hanno iniziato a pagare senza aver concluso», ha spiegato.
Per il futuro, ha chiarito Giorgetti, il riscatto resterà possibile ma avrà solo un valore assicurativo: aumenterà l’importo della pensione, senza incidere sulla data di uscita dal lavoro.
Il nodo delle finestre resta aperto
Nonostante le rassicurazioni del ministro, il Pd insiste sul fatto che la riformulazione non abbia risolto il problema centrale.
«Resta l’inasprimento della Fornero. Non cambia nulla sulle finestre e nemmeno sul Tfr. Sono gravi forzature», ha dichiarato il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia.
Secondo l’opposizione, la norma allungherebbe i tempi per il pensionamento anticipato, colpendo chi ha già maturato i requisiti.
Lavori sospesi e clima incandescente
I lavori in commissione Bilancio sono stati sospesi alle 18:59 e dovrebbero riprendere in serata, ma il clima resta teso. La partita sulle pensioni si conferma uno dei punti più delicati della manovra e un banco di prova decisivo per la tenuta della maggioranza.
Con le feste di Natale alle porte e tempi parlamentari sempre più stretti, lo scontro sulle pensioni rischia di diventare il vero terreno di scontro politico delle prossime settimane.



















