venerdì, Novembre 22

Guerrina Piscaglia, la notizia choc a 10 dalla scomparsa

Padre Graziano ha sempre negato con forza qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa di Guerrina, ma le prove raccolte durante l’inchiesta hanno portato alla sua condanna. Nel 2016, il tribunale di Arezzo ha emesso una sentenza definitiva, condannando il sacerdote a 25 anni di reclusione. La condanna è stata confermata in appello, e Padre Graziano sta attualmente scontando la pena nel carcere di Opera a Milano.

La Reazione della Famiglia di Guerrina

La scomparsa di Guerrina ha lasciato una ferita profonda nella sua famiglia. Il marito Mirko Alessandrini, intervistato dal Corriere della Sera, ha espresso il suo dolore e la sua speranza di poter un giorno trovare i resti della moglie per darle una degna sepoltura. “Spero un giorno di poter pregare sulla tomba di mia moglie”, ha dichiarato Mirko, che ha anche rivelato dettagli inquietanti sulla relazione tra Guerrina e Padre Graziano. Secondo lui, il sacerdote aveva una relazione “morbosa” con sua moglie, pur frequentando regolarmente prostitute. Questi dettagli hanno contribuito a dipingere un quadro oscuro e complesso della vita segreta di Padre Graziano, che apparentemente era ben noto ai suoi superiori ecclesiastici.

Mirko e la sua famiglia hanno intrapreso un’azione legale non solo contro Padre Graziano, ma anche contro la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e l’Ordine dei padri Premostratensi a Roma. Secondo la giurisprudenza italiana, se un delitto si consuma durante l’esercizio delle funzioni di un religioso, anche l’istituzione a cui appartiene può essere ritenuta responsabile. Questa azione legale richiama precedenti casi in cui le vittime di abusi sessuali da parte di membri del clero hanno ottenuto risarcimenti dalle istituzioni religiose coinvolte.

Il Mistero Irresolto e la Memoria di Guerrina

Nonostante la condanna di Padre Graziano, il mistero della scomparsa di Guerrina Piscaglia non è stato completamente risolto. Il corpo della donna non è mai stato ritrovato, e questo elemento mantiene vivo il dolore e l’incertezza per la famiglia e la comunità. La sentenza di condanna è basata su prove circostanziali e su una ricostruzione degli eventi che, sebbene convincente per i giudici, lascia ancora aperte alcune domande.

Dieci anni dopo la scomparsa, il tribunale potrebbe tecnicamente dichiarare la morte presunta di Guerrina, ma questa formalità giuridica è superflua in quanto la sentenza di condanna per omicidio implica già la certezza del decesso. Tuttavia, la mancanza di un corpo e di una sepoltura resta un elemento di angoscia per i familiari, che continuano a lottare per ottenere giustizia e verità.

Le Parole di Mirko Alessandrini e il Futuro della Causa Civile

Dopo la scomparsa della moglie, Mirko Alessandrini ha lasciato Ca’ Raffaello e ora vive a Sansepolcro con il figlio Lorenzo. Il dolore per la perdita di Guerrina è ancora molto presente nella sua vita quotidiana, come ha confidato al suo avvocato Nicola Detti. “In certe sere Guerrina mi manca molto”, ha detto Mirko, sottolineando come la mancanza di una conclusione definitiva e la scomparsa senza traccia rendano ancora più difficile superare il trauma.

La causa civile per il risarcimento ai familiari di Guerrina è ancora in corso, con richieste che superano il milione di euro. Questa azione legale rappresenta non solo una ricerca di giustizia economica, ma anche un tentativo di riconoscere formalmente la responsabilità delle istituzioni coinvolte nella vicenda.

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