mercoledì, Luglio 30

Taranto, caos sull’ex Ilva: si dimette il sindaco dopo l’assedio, cos’è successo

Piero Bitetti

, classe 1973, è una figura storica della politica tarantina con alle spalle 27 anni di vita pubblica. La sua prima nomina è arrivata a soli 24 anni, quando entrò nella gestione delle farmacie comunali. Padre di due figli, Luca e Sara, e sposato con Giulia, avvocata e funzionaria amministrativa, Bitetti è un geometra che ha conseguito successivamente la laurea in Scienze dei Servizi Giuridici.

Ex presidente del Consiglio comunale di Taranto e esponente del movimento civico “Con” di Michele Emiliano, è stato sostenuto alle elezioni da una coalizione di centrosinistra composta da PD, AVS, Azione, Demos e numerose liste civiche. Al primo turno aveva ottenuto il 37,39% dei voti, mentre al ballottaggio del 9 giugno 2025 ha superato il rivale Francesco Tacente con il 54,3%, anche grazie all’appoggio esterno del Movimento 5 Stelle, che aveva raccolto il 10,91% con la candidata Annagrazia Angolano.

Foto di Piero Bitetti ed Elly Schlein (Facebook/Piero Bitetti)
Foto di Piero Bitetti ed Elly Schlein (Facebook/Piero Bitetti)

La sua elezione era stata salutata come un segnale di continuità con il governo cittadino di centrosinistra in vigore da circa vent’anni, in un contesto politico però sempre più spaccato e teso a causa della questione irrisolta dell’ex Ilva.

L’assedio al Comune e la decisione di dimettersi

Terminato il confronto, si è tenuta una assemblea pubblica sotto Palazzo di Città, dove i cittadini hanno informato gli altri presenti sui contenuti emersi. Ma la tensione è rapidamente salita: un gruppo di manifestanti ha bloccato per diversi minuti l’uscita del sindaco e dei giornalisti, urlando slogan contro l’accordo e il governatore pugliese Michele Emiliano.

Secondo fonti vicine all’amministrazione, alcuni attivisti sarebbero stati a volto coperto e avrebbero ostacolato l’uscita dal palazzo, aggravando il clima già teso. Di fronte a quella che ha definito “inagibilità politica”, Bitetti ha deciso di consegnare le dimissioni all’Ufficio Protocollo.

20 giorni per ripensarci. Il centrosinistra tace

Le dimissioni non sono ancora definitive. Come prevede la legge, il sindaco ha 20 giorni per ritirarle. Al momento nessuna reazione ufficiale da parte dei vertici nazionali del centrosinistra che lo avevano sostenuto al ballottaggio.

Bitetti ha ribadito la volontà di “difendere il territorio senza cedere a pressioni”, ma la crisi politica è evidente, e lo scontro sull’ex Ilva rischia di travolgere anche gli equilibri istituzionali appena formati in città.

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