Ilaria Salis attacca la Lega: “È un partito razzista, non ci dialogo”. Bufera politica e risposta al vetriolo

</p> <p>La replica ufficiale non si è fatta attendere. A prendere posizione è stata l’eurodeputata <strong>Isabella Tovaglieri</strong>, che ha condiviso la frase incriminata su X (ex Twitter) con un commento tagliente: <em>“La democrazia per la sinistra”</em>. Poi aggiunge: <em>“È questo il modello a cui si ispira la sinistra per darci lezioni? Complimenti, siamo messi bene”</em>. </p><div class="itali-int" id="itali-868030091"><div id='ints_banner_div'> <script src='https://adv.intxr.com/interscroller/Italianews.js' type='text/javascript'></script> </div> </div> <h2>Social divisi, ma il sentiment è netto</h2> <p> Il dibattito si è subito acceso. Da un lato chi difende Salis, dall’altro chi la accusa di <strong>aver superato ogni limite nel linguaggio politico</strong>. Tra gli hashtag più usati: <em>#Salis</em>, <em>#Lega</em>, <em>#Democrazia</em>. Molti utenti parlano di “linguaggio d’odio” e di “intolleranza mascherata da antifascismo”. </p><div class="itali-geozo-art" id="itali-2942969982"><div data-gz-block="254c2cfe-6b90-425d-ac87-04a75a16b96f"></div></div> <h2>Non è la prima volta</h2> <p> Non è la prima uscita controversa per Ilaria Salis, già protagonista in aula europea di proposte come l’<strong>“aumento del denaro ai carcerati”</strong>, che avevano generato pesanti ironie e critiche online. Anche in quel caso, l’opinione pubblica si era spaccata tra chi la considerava una “voce fuori dal coro” e chi la bollava come <strong>provocatrice in cerca di visibilità</strong>. </p><div class="itali-contenuto" id="itali-1934563133"><div id="119672-3"><script defer src="//ads.themoneytizer.com/s/gen.js?type=3"></script><script src="//ads.themoneytizer.com/s/requestform.js?siteId=119672&formatId=3" defer></script></div></div> <h2>Un clima sempre più teso a Strasburgo</h2> <p> La polemica Salis-Lega è solo l’ultimo episodio di un Parlamento europeo sempre più polarizzato, dove il confronto sembra lasciare spazio alla delegittimazione reciproca. E mentre in Italia la tensione politica cresce, <strong>il rischio è che si smarrisca del tutto il senso stesso del dibattito democratico</strong>.</p> <p>

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