giovedì, Giugno 5

Inter in lutto, proprio il giorno della finalissima. Che tragedia

Sotto la guida di Pellegrini, l’Inter conquistò uno storico Scudetto nella stagione 1988-1989, passato alla storia come “lo Scudetto dei record”. La squadra, guidata da Giovanni Trapattoni e trainata da campioni come Lothar Matthäus, Andreas Brehme e Giuseppe Bergomi, collezionò 58 punti su 68 disponibili (in un’epoca in cui la vittoria valeva ancora due punti). Un’impresa che rimane scolpita nella memoria di ogni tifoso interista.

Ma i successi non finirono lì: nel 1989 arrivò anche la Supercoppa Italiana, mentre in campo europeo l’Inter conquistò la Coppa UEFA nel 1991 e nuovamente nel 1994. Pellegrini mantenne la presidenza fino al 1995, anno in cui vendette la società a Massimo Moratti, dando inizio a un’altra epoca storica per il club.

Un imprenditore con il cuore nel sociale

Al di là dei trionfi sportivi e imprenditoriali, Ernesto Pellegrini si è distinto per il suo profondo impegno nel sociale. Nel 2013 ha istituito la Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS, un’organizzazione che incarna i suoi valori di solidarietà e inclusione.

Un anno dopo, nel 2014, nacque a Milano il ristorante solidale Ruben, pensato per offrire pasti caldi e a basso costo alle persone in difficoltà economica. Un progetto innovativo e concreto, che ha ridato dignità a tante famiglie bisognose e ha rappresentato un modello replicabile in molte altre città.

Durante l’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di COVID-19, la Fondazione non si è fermata. Anzi, ha intensificato il suo sforzo distribuendo gratuitamente ben 50.000 pasti a domicilio destinati ad anziani soli e persone in quarantena, dimostrando come l’imprenditoria possa essere al servizio del bene comune.

Riconoscimenti e onorificenze

Nel corso della sua lunga carriera, Ernesto Pellegrini ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo operato. Nel 1990 fu insignito del prestigioso titolo di Cavaliere del Lavoro, una delle massime onorificenze conferite dalla Repubblica Italiana agli imprenditori che si sono distinti per meriti economici e sociali.

Nel 2014, il Comune di Milano gli ha attribuito l’Ambrogino d’Oro, premio riservato a coloro che hanno contribuito in modo significativo alla crescita della città. Questi riconoscimenti testimoniano il valore di un uomo che ha saputo lasciare un segno profondo in ambiti diversi, dall’economia al calcio, dalla solidarietà al volontariato.

Una vita raccontata in prima persona

Nel 2016, Pellegrini ha deciso di condividere la sua straordinaria esperienza pubblicando la propria autobiografia, intitolata “Una vita, un’impresa”. In questo libro ha ripercorso con sincerità e lucidità il proprio percorso, rivelando i momenti più difficili e quelli di maggiore soddisfazione. Un testo che racconta non solo la storia di un imprenditore di successo, ma anche quella di un uomo capace di ispirare attraverso l’esempio.

Il ricordo di un uomo simbolo di visione e umanità

Con la scomparsa di Ernesto Pellegrini, l’Italia perde una delle sue figure più emblematiche. Un uomo che ha dimostrato come sia possibile costruire un impero imprenditoriale senza perdere di vista l’umanità, la solidarietà e l’etica. La sua figura resterà nel cuore dei tifosi dell’Inter, nel ricordo dei suoi dipendenti e nelle vite di coloro che ha aiutato attraverso le sue opere benefiche.

Il lutto che oggi colpisce il mondo nerazzurro è lo stesso che attraversa il Paese intero: ci lascia un presidente amato, un imprenditore illuminato e, soprattutto, un grande uomo

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