Con più figli e coniuge superstite, la metà del patrimonio va divisa tra i figli e l’altra metà al coniuge.
È importante ricordare che i figli naturali, adottivi e nati fuori dal matrimonio godono degli stessi diritti. Inoltre, figli non riconosciuti possono chiedere il riconoscimento della paternità anche dopo la morte del genitore, con implicazioni sulla ripartizione del patrimonio.
Come proteggersi legalmente: consigli utili
Chi decide di intestare la casa ai figli dovrebbe adottare una serie di precauzioni per evitare problemi futuri:
1. Richiedere assistenza notarile
Una donazione di immobile richiede l’intervento di un notaio, che può guidare nella redazione dell’atto, assicurando il rispetto delle normative vigenti.
2. Valutare l’opzione dell’usufrutto
È possibile intestare l’immobile al figlio riservando per sé l’usufrutto, ovvero il diritto di continuare a viverci per tutta la vita. Questo si stabilisce tramite una clausola specifica nell’atto di donazione.
3. Donazione indiretta e agevolazioni prima casa
In alcuni casi si può optare per una donazione indiretta, ad esempio pagando l’immobile ma intestandolo direttamente al figlio. Se il figlio trasferisce la residenza entro 18 mesi nell’immobile, potrà beneficiare delle agevolazioni per la prima casa.
4. Verificare la compatibilità con i debiti
Prima di effettuare una donazione, è essenziale assicurarsi di non avere debiti significativi in corso, per evitare che i creditori impugnino l’atto nei cinque anni successivi.