La prima vittima dei botti di Capodanno arriva ancora prima dello scoccare della mezzanotte. Una tragedia che si è consumata nel pomeriggio del 31 dicembre alle porte di Roma, tra le zone di Acilia e Vitinia, riportando drammaticamente l’attenzione sui rischi legati all’uso dei petardi.
Nonostante i divieti e le ordinanze firmate nei giorni scorsi dal Comune di Roma per limitare l’utilizzo di fuochi pirotecnici, l’ennesimo incidente mortale segna un bilancio già pesantissimo alla vigilia del nuovo anno.
L’esplosione nel pomeriggio del 31 dicembre
L’allarme è scattato poco prima delle 17.30 in via Cortemaggiore. Un uomo di 60 anni, di nazionalità moldava, è rimasto vittima dell’esplosione di un petardo che gli è scoppiato tra le mani. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto, la scena che si sono trovati davanti è apparsa subito drammatica.
L’uomo giaceva a terra con gravi ustioni su gran parte del corpo, colpito da numerose schegge e con un arto amputato a causa della violenza dell’esplosione. Le sue condizioni erano disperate e ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile.
I soccorsi e il decesso
Secondo quanto emerso nelle prime fasi dell’intervento, la morte sarebbe sopraggiunta in seguito a una massiccia emorragia provocata dalle ferite riportate. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto pochi minuti dopo l’arrivo dell’ambulanza.















