Nonostante le difficoltà, Marita non ha mai chiesto la separazione legale. Vive ancora con i figli in provincia di Bergamo, cercando una parvenza di normalità. Il fratello di Marita, in un’intervista a Il Giornale, ha raccontato che il sogno della donna è sempre stato quello di “vivere una vita semplice, normale”.
Marita è tornata a parlare pubblicamente in occasione della docuserie Netflix “Il caso Yara – Oltre ogni ragionevole dubbio”, dove ha ricordato il drammatico momento dell’arresto del marito. “Io sono ferma ancora a quel giugno 2014,” ha detto. “Ero in cucina, stavo piangendo. Poi sono venuti a dirmi che mio marito era l’assassino di Yara. Non potevo crederci.”
I figli di Bossetti: Nicolas e le voci infondate sulla TV
Bossetti e Marita hanno tre figli, oggi tutti maggiorenni: due maschi e una femmina, rispettivamente di 23, 20 e 18 anni. La famiglia ha sempre cercato di proteggere la privacy dei ragazzi, cresciuti nel pieno di uno scandalo mediatico nazionale.
Nel 2024, il nome di Nicolas, il figlio maggiore, è finito al centro di una presunta indiscrezione. L’ex paparazzo Fabrizio Corona aveva parlato di una possibile partecipazione del ragazzo al Grande Fratello, notizia che è stata prontamente smentita da Mediaset, che ha negato ogni coinvolgimento. L’obiettivo della madre è sempre stato quello di tenere i figli lontani dal mondo dello spettacolo e dal giudizio pubblico.
La prova regina: il DNA di “Ignoto 1” e l’origine dell’inchiesta
La condanna di Massimo Bossetti si basa principalmente su un dato scientifico: il DNA di “Ignoto 1”, trovato sui leggings di Yara Gambirasio. Una traccia genetica maschile che ha dato il via a una delle più imponenti inchieste genetiche mai viste in Italia.
Dopo migliaia di confronti falliti, la svolta arriva quando il DNA di Damiano Guerinoni risulta parzialmente compatibile. Gli inquirenti riescono così a risalire a Giuseppe Guerinoni, defunto nel 1999, come padre biologico del presunto assassino. Il profilo genetico porta infine a Ester Arzuffi, madre di Bossetti, completando il quadro: Massimo Bossetti è figlio illegittimo di Guerinoni e corrisponde perfettamente al profilo di Ignoto 1.
Il 16 giugno 2014, con un prelievo a sorpresa, viene confermato il match tra il DNA di Bossetti e la traccia trovata su Yara. Questa è stata considerata la “prova regina” del processo.
Le altre prove contro Bossetti
Oltre al DNA, ci sono altri elementi che hanno rafforzato l’accusa. Tra questi, le fibre ritrovate sui vestiti della vittima, compatibili con la tappezzeria del furgone utilizzato da Bossetti. Inoltre, l’analisi delle celle telefoniche ha collocato il suo cellulare nei pressi di Brembate Sopra nel momento della scomparsa della giovane Yara.
Un altro dettaglio importante riguarda l’alibi fornito da Bossetti: inizialmente aveva dichiarato di essere rimasto a casa, ma l’alibi si è rivelato inconsistente e non confermato dai fatti.