mercoledì, Marzo 26

Liliana Resinovich, il giallo degli occhi: l’indizio che può cambiare tutto

Liliana Resinovich, il giallo degli occhi: l’indizio che può cambiare tutto

Nuovo colpo di scena nel caso Liliana Resinovich. La trasmissione Quarto Grado ha analizzato le ultime novità emerse dalla consulenza della nota anatomopatologa Cristina Cattaneo e dal parere di Raffaele Barisani, consulente di Sebastiano Visintin, marito della donna.

Foto di Liliana Resinovich, il caso riaperto grazie al nuovo indizio sugli occhi

Liliana, la 63enne scomparsa e ritrovata senza vita lo scorso anno nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, a Trieste, potrebbe essere morta per soffocamento indotto in maniera lenta e graduale. A suggerirlo è un dettaglio sui suoi occhi: l’assenza di petecchie congiuntivali, ossia le piccole emorragie tipiche dello strangolamento o del soffocamento violento.

L’ipotesi dei sacchetti sulla testa

Secondo la ricostruzione di Barisani, Liliana sarebbe stata soffocata con dei sacchetti di plastica, probabilmente messi sul suo capo dall’assassino per impedirle di respirare. Un metodo più “dolce” e graduale rispetto alla pressione violenta di mani o tessuti sul volto. “L’assenza di petecchie negli occhi avviene quando la morte per asfissia è più lenta, come nel caso di un sacchetto”, spiega il consulente di Visintin.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.

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