mercoledì, Agosto 20

Ljubicic gela i tifosi: «Così Jannik rischia New York»

L’allarme di Ljubicic sul caso Sinner

Il ritiro di Jannik Sinner a Cincinnati ha acceso i riflettori sul suo stato in vista dello US Open. A rilanciare l’allarme è Ivan Ljubicic, ex n.3 del mondo ed ex coach di Federer, che non usa giri di parole sul mix esplosivo tra calendario, orari e caldo estremo.

«Il tennis deve riflettere su calendari e condizioni di gioco. Quando i Masters 1000 duravano una settimana i tempi di recupero erano gestibili. Ora, tra caldo e umidità, diventa tutto più complicato. Gli atleti rischiano di farsi male e il pubblico non si diverte. Bisogna fare qualcosa».

US Open: recupero lampo o rischio concreto

Il riferimento è diretto al malessere che ha fermato Sinner nella finale dell’Ohio. Per Ljubicic il punto è il timing del recupero:

«Se recupera in due o tre giorni, nessun contraccolpo. Se serve un’intera settimana, diventa difficile presentarsi allo US Open nella condizione per vincere uno Slam. Al meglio dei cinque set, con queste temperature, non puoi arrivare con una preparazione approssimativa».

Sinner vs Alcaraz: equilibrio… se Jannik è al 100%

Il duello con Carlos Alcaraz resta il termometro del circuito sul cemento. Ljubicic lo legge a modo suo:

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